Scarichi Ferrari, in Canada possibile ritorno al… passato

L’attivissima GeS Ferrari, in continuo rinnovamento voluto fortemente dal Direttore Tecnico del cavallino Pat Fry, è a pieno regime e continua a sfornare pezzi per far evolvere al meglio le prestazioni della F2012, tanto bistrattata sin dai primi chilometri in pista.

Per il GP del Canada era in programma uno step evolutivo per i circuiti superveloci, a basso carico aerodinamico. Il programma è stato rispettato e sabato scorso, dall’aeroporto Marconi di Bologna, è partito un container nel quale vi era il nuovo alettone posteriore, pensato appositamente per i lunghi rettifili del “Gilles Villeneuve” di Montreal, che sarà montato sin dalle libere di venerdì.

Per completare il pacchetto pensato dallo studio di progettazione di Maranello, verrà portato un nuovo sistema di scarichi. O meglio, è stato rivisto l’originario sistema che tanto aveva fatto preoccupare gli ingegneri diretti da Tombazis nei test spagnoli di Jerez a inizio stagione, causa l’eccessivo surriscaldamento degli pneumatici dovuto alla posizione degli scarichi stessi, i quali, soffiavano aria calda proprio nella zona in cui sono collocati i Pirelli P Zero.

L’intento era certamente quello di creare deportanza nella zona del diffusore facendo in modo che i flussi bollenti evitassero di compromettere il lavoro delle gomme, ma il sistema venne quasi immediatamente accantonato, in quanto concettualmente giusto ma in pratica altamente inefficace. Dalle prove del Mugello, il problema è stato risolto modificando i flussi interni agli scarichi e non modificando il disegno degli stessi, facendo in modo di far funzionare bene sia il diffusore che tutto il retrotreno della vettura.

Questo sistema rivisto, sarà probabilmente comparato nelle prove libere canadesi, con il sistema di scarichi utilizzato in Spagna e nel Principato di Monaco. In tal modo, in Ferrari, cercheranno di trovare il miglior compromesso per aver deportanza nelle curve lente (dovuta all’efficacia degli scarichi e del diffusore) e velocità di punta grazie alla nuova ala, non potendo intervenire immediatamente sui flussi interni, vero problema aerodinamico della F2012, la quale però si sta trasformando – nelle mani asturiane di Alonso  – nella vettura più competitiva degli ultimi due GP.
In Canada quindi, non ci resta che attendere un’ulteriore conferma.

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