Un ottimo venerdì per la Sauber

 Alla Sauber, in questo 2012, non lasciano proprio nulla d’intentato. Alle dichiarazioni di Kobayashi, il quale prevedeva un ottimo weekend per il team svizzero, sono seguiti puntualmente i fatti già dal venerdì dove – il nipponico e Sergio Perez – hanno svolto egregiamente il lavoro di preparazione della vettura in vista del GP di domenica. Il tutto condito da tempi di tutto rispetto, con distacchi dal poleman provvisorio, sempre Lewis Hamilton, davvero contenuti.

Nella prima sessione di prove libere, i ragazzi di Peter Sauber, si sono contraddistinti facendo segnare il settimo e l’ottavo tempo assoluto, con distacchi rispettivamente di 4 e 6 decimi dal leader.
La mattinata canadese è servita per trovare il setting delle monoposto più adatto alla conformazione del “Gilles Villeneuve”, tracciato assai veloce, ma dotato anche di curve lente in cui trazione e stabilità la fanno da padrone.

In questa fase si è distinto Kobayashi, il quale ha fatto segnare il sesto miglior tempo nella seconda sessione di prove libere, distaccato di soli 3 decimi da Hamilton, che ha chiuso in testa anche al pomeriggio. Prove di pneumatici per Kamui al pomeriggio, con long run effettuati con le soft, per poi cercare il tempo con le più performanti supersoft. Il ruolino di marcia del piccolo samurai è stato notevole, nonostante qualche preoccupazione derivante dal clima di domenica, che sarà probabilmente più caldo di una decina di gradi, secondo le più recenti previsioni meteorologiche locali.

Più in difficoltà l’altro pilota Sauber, “Checo” Perez, il quale ha lottato con un settaggio della propria monoposto, affatto ideale. Sergio ha staccato così l’undicesimo tempo, a sei decimi dalla vetta, compiendo nella sessione 38 tornate, una in più del compagno di box.

Nonostante gli inconvenienti del messicano, in Sauber restano ottimisti, sapendo che domani sarà una giornata importante ma non decisiva. Fondamentale infatti sarà la gestione degli pneumatici in gara, aspetto in cui “Checo” ha dato più volte prova della sua bravura. Senza contare il grande feeling di Kobayashi con il circuito, che lo ha visto protagonista lo scorso anno. In Sauber c’è grande ottimismo, e potrebbe essere altrimenti date le premesse?

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