Boullier: “Possiamo ancora fare bene”

A Monaco era stata la grande delusione. All’inizio del weekend di Montréal aveva tutt’altro che brillato. Eppure, la Lotus ha fatto ritorno ad Enstone dalla trasferta transoceanica con un altro trofeo in tasca e per i nero-oro non poteva esserci un’iniezione di fiducia migliore.

Certo il podio è arrivato all’improvviso, a una manciata di giri dalla fine, come un regalo firmato Ferrari e Red Bull. Ma questo non toglie nulla alla solida prestazione di Grosjean, né al punto di forza che la E20 ha dimostrato ancora una volta di possedere: una gentilezza con gli pneumatici dimostrata fin dai test invernali e che al momento altre squadre si sognano. Il lungo stint sulle Soft di Romain è stato tra i punti più discussi del weekend, ma se i suoi 49 giri sono sorprendenti rispetto ai 35 scarsi dopo i quali Alonso e Vettel hanno iniziato a soffrire, diventano letteralmente strabilianti se messi a confronto con i soli 15 che Jenson Button si è potuto permettere prima di accusare una grande mancanza di grip. Inoltrandoci nella fase estiva del Mondiale, con temperature sempre più roventi, una tale gestione delle gomme potrà fare ancora la differenza, se il muretto saprà sfruttarla al meglio e non impapocchiarsi come successo in altre gare.

Bisogna però ammettere che qualificarsi attorno alla decima posizione non è il miglior modo per candidarsi a podi e risultati importanti. Secondo Chris Horner, essere veloci in qualifica e in gara quest’anno è una missione pressoché impossibile, ed Eric Boullier non sembra pensarla in maniera tanto diversa: “La finestra di queste gomme è molto stretta, ed ovviamente se hai una macchina conservativa con gli pneumatici serve un aiuto in più per poterle mandare in temperatura e farle funzionare”. La E20 come la F150°, quindi, con la cronica difficoltà a far scaldare gli pneumatici in tempi utili per poter dire la sua sul giro secco. Però, il Team Principal Lotus è fiducioso: “Abbiamo sicuramente delle idee su cosa fare ora. C’è un modo per migliorare. Non dico che lotteremo per la pole position, ma di sicuro faremo delle qualifiche migliori.

Insomma, se c’era chi aveva già messo le vetture di Enstone nel dimenticatoio dopo Monaco, per Boullier non può che essere stato un errore: Monaco è un stato un caso particolare. Romain è stato veloce nelle libere ed anche in qualifica, ma poi ha avuto un problema all’inizio della gara. Quindi è stato un bene per lui e per la squadra aver dimostrato in Canada che possiamo ancora fare bene”.

Il Team Principal parla di Grosjean. E Raikkonen? Ruggine, idiosincrasie per lo sterzo, problemi tecnici e strategie non perfette, sono tanti i fattori che lo hanno messo talvolta in ombra rispetto al meno titolato compagno di squadra. E si sa, in F1 situazioni come questa sono un terreno fertile per speculazioni e voci di corridoio. Se siano vere o meno non ci è dato sapere. La cosa certa è che, fino a quando Iceman non tirerà fuori un’altra gara perfetta, non si fermeranno.

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