Progetto GP Londra: ecco ulteriori dettagli

Giovedì la presentazione del progetto GP di Londra, con il layout svelato da Ecclestone e Santander, finanziatori del probabile evento. Poche ore più tardi ecco le dichiarazioni di un entusiasta Hamilton e un super positivista Button, per i quali sarebbe un secondo circuito casalingo essendo entrambi britannici.

Oggi, giorno seguente la presentazione, possiamo svelarvi alcuni dettagli di questo tentativo, solita genialata economica ecclestoniana, di portare il Circus della F1 sulle strade attorno al palazzo di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II.

Partiamo dai costi: Ecclestone sarebbe disposto a spendere 35 milioni di sterline (circa 43 milioni di euro) per coprire i costi di promozione, palchi, tribune mobili e chiusura del centro della Capitale inglese. Insomma, Bernie non baderebbe a spese per la realizzazione di questo appuntamento. Sarebbe coadiuvato economicamente dal Banco di Santander (main sponsor dell’evento, della Ferrari e anche della McLaren, dai tempi di Fernando Alonso), il quale darebbe il nome al GP.

Quando: ecco un altro punto cardine del progetto. Inizialmente vi era l’idea di proporlo a fine primavera, successivamente si è optato per l’estate, proprio per sfruttare al massimo il turismo che attira Londra e le ferie di un determinato target di possibili spettatori (anche i ragazzi, in assenza di gravosi impegni scolastici).

Niente Tilke, stavolta. Sì avete capito bene, Ecclestone non si è rivolto al suo architetto di fiducia. Questa volta è stato il Banco di Santander a finanziare gli studi del percorso e i costi, condotti dalla società Popolous, un gruppo di architetti, che hanno costruito lo stadio Olimpico e ristrutturato il circuito di Silverstone.

Detto ciò non manca altro che svelare l’anno del possibile ingresso della gara. Le prime voci indicavano già dal 2014, anno di debutto dei V6 turbo che andranno a sostituire gli attuali V8 aspirati. I bookmakers inglesi, invece, hanno puntato sul 2016. Conoscendo Ecclestone, potrebbe cercare di utilizzare il flusso di denaro e popolarità delle Olimpiadi che si terranno proprio a Londra, per cercare di aumentare l’afflusso di pubblico all’evento e, di conseguenza, le entrate economiche.

Spesso i bookmakers sanno il fatto loro. Ma Ecclestone, oltre ad essere una vecchia volpe, ne sa francamente di più. Staremo a vedere.

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