Massa: “Ho cercato uno psicologo, ho fatto terapia”

La Ferrari non ha fretta di decidere sul futuro di Felipe Massa. Lo hanno detto tutti a Maranello: dal Presidente a Stefano Domenicali, persino il Grillo Rampante che, in una nota pubblicata sul sito ufficiale della Scuderia, conferma che la Rossa fa quadrato intorno al brasiliano. “Ora la voce più accreditata dà per scontata la conferma di Felipe spesso promossa da chi, non più tardi di un paio di mesi fa, giudicava il brasiliano non soltanto fuori gioco per il 2013, ma ormai in procinto di essere sostituito già nel corso di questa stagione”. 

Non gli si può dare mica tutti i torti, al Grillo.  Il brasiliano sta lavorando senza freni pur di uscire da questo periodo nero e nelle ultime corse – anche grazie ad una F2012 rivitalizzata – abbiamo intravisto qualche sorriso in più sul suo volto. Felipe sa che la Rossa aveva interesse per Webber per il prossimo anno, ma è anche a conoscenza che la sua permanenza in Rosso, almeno per un’altra stagione, è direttamente collegata ai suoi risultati, oltre che a quelli dei concorrenti pronti a fare carte false pur di entrare a Maranello.

Anche tra le pagine di questo sito si è cercato, a più riprese, di scavare alle origini della crisi. Un momento delicatissimo iniziato con quel pianto a Interlagos 2008, dove Felipe ha attraversato il suo personalissimo dramma sportivo: dopo aver vinto meritatamente davanti alla sua gente ed essere convinto di aver anche conquistato il Mondiale, la vocina di Smedley lo riportava alla dura verità: un punto in meno di Hamilton e addio sogno iridato. Brucia ancora nel cuore dei tifosi, figuriamoci a lui.  Quella fu la sua ultima vittoria prima di quell’incidente in Ungheria che gli poteva costare molto caro.

Guai però a chiedergli se questa crisi di risultati è legata a quell’incidente. Ci hanno provato i colleghi di Revista ESPN, ai quali ha risposto: “Sono stanco di questa storia, non sono stupido. Non ci ho solo pensato, ho fatto 45 mila esami e tutt ii medici dicono che non ho nulla, anche se non riesco a trovare un perché”, riferendosi alle prestazioni al di sotto delle aspettative. Felipe, conosciuto nell’ambiente per il suo carattere genuino e diretto, senza remora alcuna ammette: “I brutti risultati hanno influito dal punto di vista psicologico. Ho cercato uno psicologo, ho fatto terapia. Devo provare tutto fino alla fine perché credo che le cose cambieranno”.

E per quanto un pilota dica di non sentire la pressione proveniente dai media, alla lunga cede. Felipe si sente abbandonato dalla stampa, soprattutto quella del suo paese: “Vi sembra giusto che tutti vadano contro un pilota che rappresenta il proprio Paese? No. Eppure è quello che fa il 99% della stampa brasiliana”.

Ci sono ancora 11 gare prima della fine del Mondiale. Un agosto caldo e a motori spenti per le chiacchiere di mercato. Ma se è vero che la decisione della Rossa è ancora lontana, Felipe ha ancora una possibilità di mostrare quanto vale.

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