Button illude la McLaren, Hamilton sfortunato in partenza

Un ritrovato Jenson Button conclude al terzo posto il GP di Germania, dopo aver lottato a lungo con Alonso per la vittoria finale. L’inglese ha dovuto lasciare il secondo gradino del podio a Sebastian Vettel a soli due giri dalla fine, ma la manovra che ha portato il tedesco a finire alle spalle di Alonso è sotto investigazione. Sfortunato Hamilton, che fora al 2° giro ritirandosi poi al 57° giro mentre occupava la 16° posizione.

In una giornata in cui La McLaren ha perso ulteriore terreno in entrambe le classifiche, vedendo sempre più lontani Alonso e la Ferrari, le uniche note positive sono il risveglio di Button – che torna sul podio dopo le difficoltà delle ultime gare – e gli effetti positivi degli aggiornamenti portati sulla sulla Mp4-27, che hanno riportato il team di Woking a battagliare per la vittoria.

Button sapeva che per avere delle chance di podio doveva sbarazzarsi presto di Schumacher, Hulkenberg e Maldonado: il venezuelano viene passato al via, il tedesco della Force India al 7° giro e il sette volte Campione del Mondo tre passaggi dopo. Button si trova così a 7 secondi abbondanti dal leader Alonso, ma l’inglese inizia una rimonta che gli consente di avvicinarsi anche alla Red Bull di Vettel. Il sorpasso sul due volte Campione del Mondo in carica arriva al 41° giro,  mentre il pilota della Red Bull esce dai box. Button si getta alla ricerca di Alonso, arrivando a tallonarlo da vicino, ma senza mai tentare un attacco vero e proprio allo spagnolo.

Nel finale Button non resiste al ritorno di Vettel, il quale supera Jenson fuori dal tracciato. “Non voglio commentare questa azione“,  ha dichiarato Button sul podio, dove ora si svolge la conferenza stampa. Vettel dovrà comparire davanti agli stewards per giustificare la manovra. Sono felice di essere tornato sul podio e a lottare per la vittoria davanti a tutta questa gente“, ha concluso Button.

Hamilton non ricorderà con piacere la sua gara numero 100 in Formula 1. L’inglese di Stevenage è costretto al ritiro al 57° giro, ma la sua gara si è compromessa già al secondo passaggio, quando fora una gomma dopo esser passato sui detriti dell’ala persa da Massa in partenza. Il box avvisa Hamilton della foratura, ma ormai è troppo tardi: la gomma posteriore destra tradisce Lewis sul rettilineo e così è costretto a compiere un giro completo su tre ruote.

Lewis sprofonda in 22° posizione ed è costretto ad una lenta rimonta, ma lo si vede inquadrato solo quando si sdoppia con rabbia da Vettel.  Prima di ritirarsi, Hamilton effettua anche la terza sosta, ma i problemi di cui si lamenta subito dopo la foratura non spariscono, anzi, si accentuano e così non può fare altro che riportare la sua McLaren in garage. “Abbiamo accusato un problema meccanico al differenziale. La nota positiva di oggi è la prestazione di Jenson”,  ha spiegato l’anglocaraibico.

Non troppo soddisfatto nemmeno Whitmarsh, il quale attende anche l’esito delle investigazioni sulla manovra che ha portato Vettel a scavalcare Button. Sebastian ha passato Jenson fuori dal tracciato, normalmente non si può uscire con le quattro ruote dalla pista. Vedremo che succederà, gli stewards ci sono per questo. Detto questo, la giornata è andata in favore della Ferrari, Button ha però dimostrato che ci siamo. Dobbiamo andare in Ungheria a vincere, siamo veloci e lì abbiamo già vinto negli anni passati. Bravi anche gli uomini del pit“.

Un ritiro pesante quello di Hamilton che lo fa sprofondare in classifica a 62 punti dal leader del mondiale, l’equivalente di due vittorie e un quarto posto. Button recupera una posizione in classifica, ma il ritardo nei confronti di Alonso è ancor più abissale. La rimonta nelle prossime 10 gare sembra difficile, ma con una McLaren ritrovata e un pizzico di fortuna in più, tutto è ancora possibile.

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