Red Bull in ombra: pretattica o “mappata”?

E’ la domanda da un milione di dollari che serpeggia velenosa in un paddock più smaliziato che mai. I Tori di Milton Keynes hanno lasciato sfogare gli altri nelle libere o sono davvero in difficoltà?

Perchè il secondo netto di distacco di Sebastian Vettel da Lewis Hamilton è “tanta roba”, è troppo forse per essere reale, veritiero.

La solita pretattica Red Bull che gioca con le libere aspettando le qualifiche per sfoderare il suo potenziale, soprattutto su una pista disegnata apposta per la Rb8, tutta carico aero e curve lente.

Eppure l’incognita più grande per il team angloaustriaco resta la modifica che Horner e Co. hanno dovuto effettuare alla mappatura del motore Renault. Con la centralina settata come quella degli altri team teoricamente dovrebbe adesso  drasticamente ridursi il soffiaggio in rilascio di acceleratore.

Uno dei punti forti della Red Bull. Mark Webber (14° a due secondi dalla vetta) però fa la voce grossa: “Le modifiche alla mappatura non hanno comportato nessun cambiamento sulla nostra vettura”.

Come dire è solo un particolare, che influisce poco o niente. Per questo non c’è da fidarsi del “nascondino” bibitaro. Lo stesso Vettel, sornione,a ha dichiarato:

“Abbiamo ancora del lavoro da fare per mettere tutte le cose a posto, ma il passo con gomme medie è decente. Il maltempo ci ha colto di sorpresa ma questo vale per tutti. Vediamo domani cosa succede…”

Già vediamo se la Red Bull ha scherzato con gli avversari o se l’intervento della Fia si rivelerà un mezzo scacco matto alle ambizioni di Mark e Sebastian.

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