Hamashima esalta Alonso: “Il top con le Pirelli”

Hirohide Hamashima è probabilmente l’uomo ombra della rincorsa iridata della Ferrari.

L’ingegnere giapponese responsabile dello sviluppo gomme, prelevato a inizio anno dalla Bridgestone, copre un ruolo fondamentale in un mondiale che si gioca tutto sulla “efficienza delle calzature”.

E’ facile parlare di “Uomo che sussurrava alle gomme”, soprattutto se si pensa al salto prestazionale della Ferrari con le gomme dure dopo un 2011 passato a litigare (e non poco) con le mescole hard.

Ma anche quest’anno, come ammesso con umiltà da Hamashima, la strada per dominare del tutto il fattore Pirelli è ancora lunga:

“Dobbiamo ancora studiare tanto per imparare il comportamento esatto di queste mescole. In base alla mia esperienza posso dire che le Bridgestone avevano una finestra d’uso più uniforme mentre le Pirelli hanno più di un picco di prestazione”.

E qui, secondo il tecnico nipponico, entrano in gioco la sensibilità e il talento del pilota: “Anche il pilota deve fare uno sforzo per usare al meglio gli pneumatici. E in questo Alonso è bravissimo, anzi non è un caso se è in testa al mondiale. Prendiamo ad esempio la gara di Valencia; la sua gestione delle gomme è stata esemplare”.

Un Alonso che ha dato prova in più di un’occasione di gestire alla perfezione l’operating window delle Pirelli, riuscendo a tirare fuori il massimo da tutte le sei specifiche delle gomme italiane.

Restano però alcune zone oscure su cui lavorare, come il giro secco e il long run a serbatoi scarichi con le soft.

Ma qui la patata bollente passa ancora una volta al bravo Hamashima. Nando sta facendo faville con la F2012, ma è compito dei tecnici consegnargli tra le mani una vettura completa sotto tutti i punti di vista.

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