Barrichello: “Il Mondiale sarà una lotta Alonso-Vettel”

Difficile abbandonare un mondo dopo avervi vissuto per quasi vent’anni. Non fa eccezione Rubens Barrichello che, in Formula 1, ha corso per più di 320 GP, detenendo tuttora un invidiabile record.

E se agonisticamente il brasiliano è oramai fuori dalle corse nella massima serie, a livello di comunicazione non smette di essere presente: negli ultimi giorni ha più volte fatto sentire la propria voce, parlando stavolta della lotta al titolo 2012.

Sarà una lotta a due per l’ex ferrarista, che vede Alonso e Vettel come i due piloti più quotati per l’iride finale. Due bi-campioni del mondo che, con motivazioni diverse, di certo non vedono l’ora di mettere il proprio nome per la terza volta nell’albo d’oro della F1.

Fernando sta attraversando il momento migliore della sua carriera – dice Rubinho – e pur non avendo la vettura migliore del parco sta tirando fuori il massimo dalla sua Ferrari“. E sul campionato così variegato Rubens commenta che “gli inseguitori di Alonso si tolgono punti a vicenda, favorendolo“.

Barrichello non ha dubbi però sul fatto che sarà Vettel a sfidarlo nel finale: “Sebastian non ha avuto una grandissima prima metà di stagione, ma sono sicuro che recupererà dopo la pausa, a partire da Spa, dove la Ferrari probabilmente non sarà favorita“.

Il tedesco della Red Bull è attualmente terzo, a soli due punti di distacco dal compagno Webber, che insegue Fernando con 40 punti di gap. Quarto è invece Hamilton, sul quale Vettel ha 5 punti di margine. Chiude infine il quintetto Raikkonen, ad appena un punto da Lewis.

Da due bi-campioni ad un Campionissimo, che di mondiali ne ha 7 in cassaforte ed è stato compagno di Rubens negli anni d’oro a Maranello:  si parla ovviamente di Michael Schumacher, sul cui ritorno (ed eventuale prolungamento di contratto) si è espresso Barrichello. “Mi ha fatto piacere rivedere Michael tornare in pista con la Mercedes, ma sapevo che sarebbe stato difficile per lui riaffermarsi“. Ma non si risparmia nemmeno su un altro ex del Cavallino e a sua volta campione del mondo con la Rossa: “Avevo lo stesso timore per Raikkonen, che invece mi ha sorpreso positivamente: dopo due anni lontano dalla F1 non ha avuto grossi problemi“.

 

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