Grosjean fa mea culpa: “Chiedo scusa. Mi servirà da lezione”

Il volto di Romain Grosjean, subito dopo l’incidente, era chiaramente quello di un ragazzino pescato con le mani nella marmellata. Occhi quasi lucidi, voce bassa e quasi rotta dall’emozione. Cercava di distriscarsi tra i microfoni dicendo di non aver visto le immagini, quando invece aveva avuto il tempo di visionare i replay dal muretto della sua squadra, poco dopo l’incidente.

Il ragazzo ha il piede pesante, ma è troppo incline all’errore. In dodici gare, per sette volte ha avuto un incidente nei primi giri della corsa. E quando tiri fuori due piloti al via come Alonso e Hamilton, rischiando anche di fargli seriamente male, la FIA non può più rimanere tranquilla ad aspettare, considerando anche la grande attenzione mediatica sull’argomento. E’ arrivata così la squalifica per il francesino che, a Monza, se ne starà lontano dalla pista per buona pace dei suoi avversari.

Romain ha ammesso: “Quando la tua vita è fatta di corse, probabilmente la peggiore esperienza che ti può capitare è quella di non avere il permesso di partecipare ad una gara. Detto questo, rispetto il verdetto degli Steward”.  Il pilota della Lotus ha anche provato a spiegare l’incidente dal suo punto di vista: “Ho fatto una buona partenza, pur essendo stato disturbato dalla partenza anticipata di Maldonado. Stavo andando verso la prima curva, quando Hamilton mi ha toccato. Pensavo di essere davanti e che ci fosse abbastanza spazio per entrambi, non ho cercato di chiuderlo deliberatamente. Per fortuna nessuno si è fatto male nell’incidente”.

Infine le scuse: “Chiedo scusa ai piloti coinvolti e ai i loro fan. Posso solo dire che quello che è successo mi servirà da lezione per diventare un pilota migliore”.

Eric Boullier, team principal della Lotus, ha fatto intendere che a Monza potrebbe essere Jerome D’Ambrosio a sostituire il pilota francese. Tuttavia, pare che il management di Sutil si sia già messo in moto, poiché questo rappresenterebbe la giusta occasione per Adrian di tornare al volante di una F1, nonostante si tratti di una singola gara.

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