Straordinaria vittoria per Button. Hamilton sfortunato

Grandiosa, schiacciante, dominante. Non si possono usare altre parole per descrivere la gara di Jenson Button, che corona il suo cinquantesimo GP in McLaren vincendo a Spa. Un trionfo che non è mai stato a rischio: scattato dalla pole, Jenson è filato subito via, lasciandosi alle spalle i guai della prima curva in cui invece è incappato l’incolpevole Hamilton, costruendo poi giro dopo giro un vantaggio che è riuscito a mantenere per tutto il resto della corsa.

Solo Bruno Senna, facendo il giro più veloce, lo ha privato del Grand Chelem, ma quando si scatta dalla prima piazza e non si cede mai la testa della gara viene naturale parlare di dominio, e sul podio Button è estatico: “Questo circuito è veramente speciale per tutti noi piloti, quindi vincere qui, partendo in pole, rimanendo in testa per tutta la corsa, è incredibile. Gli ultimi tempi non sono stati facili, per cui tutto questo è davvero fantastico. Ringrazio il team e tutti i tifosi… adesso prima di andare a Monza cercherò sicuramente di divertirmi”.

Cronometro alla mano, i maggiori grattacapi glieli avrebbe potuti causare Sebastian Vettel, se l’incidente alla partenza non lo avesse costretto a schivare macchine e detriti, facendolo scivolare in ultima posizione. La grande rimonta del Campione del Mondo in carica è valsa il secondo gradino del podio, ma non è arrivata ad impensierire Button, che ha potuto mantenere un gap sempre superiore ai 13 secondi. Dopo aver fatto la giusta scelta di set-up, oggi l’inglese ha azzeccato perfettamente anche la strategia, optando per una singola sosta, così come Vettel, guidando fino alla bandiera a scacchi con un’agevolezza impressionante. Soprattutto se si ripensa a GP come quello del Canada o di Gran Bretagna, in cui Button arrancava nelle retrovie mentre le sue gomme sembravano sciogliersi sull’asfalto.

Il miglioramento della McLaren è infatti chiaro, netto ed innegabile. Portato in pista il pacchetto Evo, il team di Woking ha ottenuto pole e vittoria in entrambe le ultime due gare. “Jenson ha fatto un ottimo lavoro, dimostra che ora il team è il migliore” afferma infatti Lewis Hamilton. Ma se può consolarsi con la prestazione pura dell’MP4-27, quella dell’anglocaraibico resta una giornata da dimenticare. Questa mattina aveva attirato l’attenzione dei media e le ramanzine McLaren, pubblicando su Twitter la foto del confronto tra la propria telemetria e quella del compagno di squadra, prima di rimuoverla sotto richiesta del team, come rivelato da Martin Whitmarsh. E quando si è tornati a fare davvero sul serio, spegnendo computer e cellulari ed accendendo il motore, Lewis non ha fatto neanche in tempo a mettere le mani sul volante: pochi metri e la sua gara era già finita, con la carambola innescata dal contatto tra la sua McLaren e la E20 del goffo Grosjean. Nella sfortuna, Hamilton può se non altro consolarsi pensando che nel medesimo incidente è finita la gara di Alonso, e che quindi la testa della classifica è rimasta ferma con lui. Ma in un weekend in cui la sua macchina si è dimostrata capace di dominare qualifiche e gara, tornare a casa a mani vuote è certamente frustrante, e il quarto posto gli è peraltro scivolato via dalle dita a favore di Kimi Raikkonen. L’anglocaraibico è ormai preoccupato, ma non gli resta che concentrarsi sulle gare che rimangono: “Diventa sempre più difficile per me, però mancano diverse corse. Oggi è andata così, è la vita. Nel prossimo GP spero di poter dimostrare lo stesso passo che Jenson ha dimostrato oggi”. E forse sarà contento di sapere che, nonostante i suoi 47 punti di distacco, Alonso in questo momento lo considera l’avversario più temibile…

Lascia un commento