Perez conquista il podio a Monza, Kobayashi nono

E’ arrivato quel risultato sfumato a Spa-Francorshamps, appena sette giorni fa. E’ arrivato in una cornice straordinaria, quella di Monza, e in una maniera inaspettata e incredibilmente avvincente.

Il primo podio europeo di Sergio Perez, assieme ai due punti conquistati da Kamui Kobayashi (nono), fa splendere il sereno sulla Sauber.

Un secondo posto, quello del messicano, che ha rimescolato le carte di Alonso e Massa, e magari impensierito un po’ anche Hamilton: partito dalla dodicesima posizione in griglia, Sergio ha corso da campione, portandosi a ridosso dei primi con un passo convincente. Con qualche episodio decisivo, ovviamente: “Ci sono stati dei momenti cruciali durante la gara” commenta “soprattutto quello del mio primo stint. Ho percorso davvero un gran numero di giri con le dure, e montando le soft per la parte finale, tutta all’attacco“.

Il weekend non era iniziato nel migliore dei modi, con una qualifica finita nel Q2: “Ieri non sono riuscito a fare un buon giro, e quindi ero fuori dai primi dieci. Pensavamo di entrare comunque nei punti oggi, ma non eravamo velocissimi, soprattutto sui lunghi rettilinei“. Ma un pizzico di azzardo, a volerlo chiamare così, ha aiutato la Sauber: “Abbiamo cambiato la nostra strategia, scommettendo sulle primes, usate da pochi. Avevo paura per le prime fasi di riscaldamento, ma tutto è filato liscio“.

Ha corso questo GP d’Italia giocandosela con i migliori, e magari il contesto non era casuale: nel regno della Rossa, su un circuito che ha visto le grandi cavalcate di Schumi, la prima vittoria di Vettel, e grandissime emozioni negli anni, questo secondo posto probabilmente acquista un valore ancora più speciale.

E la domanda, quasi scontata, non si è fatta attendere. A chi gli ha chiesto se questo risultato cambia qualcosa nel suo rapporto con la Ferrari, Perez ha risposto: “Assolutamente, non saprei cosa rispondere. Corro per la Sauber e quello che faccio lo faccio per la Squadra in cui mi trovo. Dò il massimo, qualunque siano i miei avversari, Alonso o Hamilton, non importa. Non so se dopo questo piazzamento la Ferrari avrà un’opinione diversa nei miei confronti“.

Kobayashi commenta invece la sua gara, un po’ meno ricca nel bottino finale: “Innanzitutto congratulazioni al mio compagno Sergio, grande risultato per lui. Io purtroppo non avevo il passo giusto per la gara, e avevo una diversa strategia. Mi sono qualificato con le morbide, ma con entrambi i tipi di coperture avevo poca familiarità, avendo provato poco al venerdì in funzione della gara. Un GP normalissimo per me, nessun risultato particolare purtroppo“.

A sottolineare l’ottimo risultato (il migliore di stagione) per la Sauber, Manisha Kaltenborn, CEO: “Che giornata e che risultato! Non ci aspettavamo di essere così competitivi qui, e invece abbiamo fatto correre una gran macchina proprio vicino a casa nostra. Sergio è stato spesso il più veloce in pista, e noi abbiamo trovato il bilanciamento ottimale con una strategia giusta. Sono 20 punti molto preziosi per noi questi di oggi“.

In conclusione le parole di Giampaolo Dall’Ara: “Avevamo i piloti su strategie differenti, ma entrambi con un solo pit da effettuare. Kamui partiva con le medie, Perez con le dure, e proprio lui ha dovuto pazientare un po’ di più per fare la sosta, ma poi è andato molto bene. Peccato per Kobayashi, ha perso del tempo in pista, non era abbastanza veloce e indagheremo su questo. In ogni caso sono felicissimo per la squadra, gran risultato che mette in risalto il lavoro fatto sulla vettura“.

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