Attento Lewis, stai giocando con il fuoco

Attualmente in India per un evento promozionale di Vodafone, Lewis Hamilton ha risposto alle incalzanti domande dei giornalisti che vogliono carpire qualche particolare in più sul suo futuro. Ancora una volta, però, l’anglocaraibico ha confermato di non avere nessuna fretta di decidere.

“Non ho ancora firmato con nessuno”, risponde Hamilton alle voci di un suo accordo con la Mercedes. “Non mi sono dato un limite di tempo per firmare, devo solo aspettare di risolvere la questione contratto e ci sono persone dietro le quinte che ci stanno lavorando. Ho sentito molte cose al riguardo, ma sono solamente speculazioni, non fatevi distrarre da questa spazzatura”, ha dichiarato Lewis.

Ma in Inghilterra sembra stia nascendo una sorta di intolleranza verso quello che sembra un capriccio del ventissettenne. Mentre molti sostengono che tutta questa in scena sia solamente un modo per strappare alla McLaren le condizioni dettate dal management del pilota, altri pensano che la voglia di strafare stia portando Lewis a giocare con il fuoco. Addirittura, sul Daily Mail, un “personaggio di rilievo” che ha voluto mantenere l’anonimato, lancia un avvertimento al pilota. Si legge: “Sta giocando con il fuoco. E quando giochi con il fuoco, ci si può bruciare le dita. Insomma, sarebbe da matti lasciare la McLaren. Se vuole sapere cosa succede quando si lascia un top team per inseguire i soldi, gli basta andare su Google e cercare un certo Jacques Villeneuve”.

Chi sia stato a pronunciare queste parole, non ci è dato sapere. Ma chiunque abbia parlato, lo ha fatto con cognizione di causa, consapevole del fatto che il vero problema di tutta questa storia è il denaro e – soprattutto – la gestione alla Hollywood di Simon Fuller. Come è ormai noto, dopo la separazione dal padre Anthony, gli interessi di Lewis sono stati affidati alla XIX Entertainment, società a cui fa capo proprio Fuller. Costui è un famoso produttore discografico, che nulla ha a che fare con la F1.

E’ proprio Fuller il primo ad avere l’interesse di rompere gli schemi della McLaren, solo ed esclusivamente per una questione di soldi. L’ingaggio di Lewis non sarebbe neanche un grosso problema, se non fosse che tra il manager e il pilota pare esista un accordo privato che garantisce a Fuller quasi la metà sulle entrate che provengono dagli sponsor personali di Hamilton. In parole povere, Fuller non vuole che a gestire la maxi operazione commerciale intorno al nome di Hamilton sia la McLaren, perché ciò toglierebbe qualche milione di euro dalle tasche di entrambi.

 

Lascia un commento