GP Singapore 2012: focus sugli pneumatici Pirelli

Pirelli, in occasione del Gran Premio di Singapore, che si svolgerà sul circuito snodato nell’area portuale della città, porterà le due mescole più morbide della gamma, ossia le P Zero Yellow Soft e le P Zero Red Supersoft.

Trattandosi di un evento che si svolge in notturna, con ogni sessione che inizia sei ore più tardi rispetto alla classica tabella di marcia europa, le temperature ambientali diminuiscono anziché aumentare. L’unica costante è l’umidità che oscilla per l’intero weekend tra il 75 e il 90%.

Le 23 curve del Marina Bay Circuit di Singapore metteranno a dura prove le copertura della società della P lunga. L’asfalto tende ad essere scivoloso e sconnesso, e il grip è ulteriormente compromesso da strisce bianche e tombini. Nonostante ciò, le monoposto riescono a generare fino a 4.3 G in frenata, nonostante la mancanza di aderenza. Scopriamo, insieme a Mario Isola – Racing Manager di Pirelli – quali sono i punti più ostici del tracciato.

Il circuito, lungo 5,073 chilometri, viene percorso in senso antiorario per 61 giri, pari quasi a due ore di gara. Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli, ha dichiarato: “Personalmente amo il GP di Singapore: lo spettacolo notturno è incredibile e si crea una grande atmosfera. A causa delle circostanze insolite in cui si corre, con più di mille riflettori, squadre e piloti devono studiare bene la strategia. Qui la pista, infatti, evolve in modo diverso rispetto alle gare che si disputano di giorno. Un fattore determinante potrebbe essere la safety car: dal 2008 ad oggi, sul circuito di Singapore c’è sempre stato un punto in cui è intervenuta la Safety Car. Ciò significa che le strategie devono essere flessibili per sfruttare rapidamente qualsiasi potenziale neutralizzazione”.

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