Luna Rossa “mezza” piena a Singapore. Alonso è 3°

La Fortuna aiuta gli audaci. Il Gran Premio di Singapore partiva in salita per Alonso, 5° in griglia, ma lo spagnolo puntava al podio… e podio è stato. Complici i ritiri di Hamilton, che viaggiava tranquillo al comando della corsa, e di Maldonado. Complice la Safety Car che entra in scena ben due volte: Alonso coglie un terzo posto un po’ insperato, dietro a un redivivo Vettel e ad un sorridente Button. Non troppo male anche Massa, che partiva 13esimo, ma per un contatto al via forava una delle gomme posteriori e precipitava in fondo al gruppo. Il brasiliano si è poi lanciato in una rimonta finale con gomme Pirelli Supersoft, chiudendo 8°.

Questa, nella notte di Singapore, la mezza luna piena del week end della Ferrari, ma la mezza nera è abbastanza allarmante. La Ferrari è al momento la monoposto con le performance peggiori rispetto a Red Bull e McLaren. Il terzo posto di oggi è figlio della caparbietà e delle capacità di Alonso, ma senza le disgrazie degli altri e la buona sorte per il Cavallino non sarebbe arrivato un tale risultato. Maranello deve necessariamente colmare il gap rispetto alla concorrenza: di questo passo i diretti avversari di Alonso continueranno a rosicchiare punti all’asturiano. Adesso il suo diretto inseguitore è di nuovo Vettel, con un ritardo di 29 punti. Prima di Marina Bay il secondo in Classifica Piloti era Lewis con un distacco di 37 punti. Adesso l’anglo-caraibico scivola in quarta posizione, con i suoi 142 punti: lontani dai 194 di Alonso. Secondo è appunto l’alfiere McLaren con 165 punti, terzo Raikkonen a quota 149.

Come già chiaro dopo le Prove Libere e le Qualifiche di questo Gran Premio asiatico, le novità aerodinamiche portate dalla Ferrari non hanno funzionato. Quelle novità che avrebbero dovuto dare alle F 2012 quella velocità, quel grip e quella trazione in curva che finora mancavano. Non sono arrivati e così Fernando e Felipe sono tornati alla vecchia configurazione. Un passo indietro, mentre gli altri continuano a fare piccoli passi avanti.

La cronaca. In partenza Alonso perde e si riprende la 5a posizione su Di Resta. Massa viene colpito da dietro, fora una gomma e scivola indietro. Fernando perde subito terreno rispetto ai battistrada. Hamilton e Vettel volano. Al terzo giro Nando ha già 7 secondi di ritardo dal leader. Al 7° giro il gap del ferrarista sale a 12,5 secondi. Tra l’11° e il 15° giro c’è già la prima girandola di pit stop dei big, che devono necessariamente togliere le Supersoft. Alonso passerà Perez, lanciandosi poi alla caccia di Maldonado. Al 20° giro Alonso è sempre 5#, a 5 secondi da Maldonado e 14 secondi dal leader della gara Hamilton. Le prestazioni delle Rosse migliorano. Mentre Hamilton e Vettel spingevano fortissimo con auto carica di benzina e Supersoft, adesso con meno carburante e gomme Soft, Alonso guadagna. Al 23° giro la svolta: Hamilton rompe il cambio ed è costretto al ritiro. Alonso si avvicina così al podio. Poi il secondo pit stop. Fernando monta ancora le Soft ma rimane dietro Maldonado. La vita delle Soft gialle di Alonso è prolungata dal doppio ingresso della Safety Car: per il crash solitario di Kartikheian e per quello fra Schumacher e Vergne. Il ferrarista punta a finire la gara con le gomme Soft montate al 30° giro. E così sarà. Nel frattempo Maldonado si ritira, richiamato ai box dalla Williams per un guasto idraulico. Dopo la seconda ripartenza, al 43° giro, Alonso è terzo, dietro Vettel e Button. Intanto Massa rimonta, grazie anche ad un sorpasso rischiosissimo ma riuscito su Bruno Senna. Viste le premesse comunque questo terzo posto sembra oro. Ma servono nuovi e, stavolta, efficaci sviluppi da parte del team.

Ne è consapevole lo stesso Domenicali: “E’ stata una gara positiva. Le corse finiscono quando c’è la bandiera a scacchi. L’affidabilità è importante. Alla fine Fernando è sul podio. Massa è stato sfortunato in partenza perchè l’hanno colpito da dietro. Adesso però bisogna riprendere lo sviluppo della macchina, perchè non ci bastano più i podi da qui alla fine“. Moderatamente soddisfatto e fin troppo buono con le prestazioni della sua monoposto anche lo stesso Fernando, che sapeva di non poter fare molto di più di un terzo posto: “Questa è una delle piste più belle. Per me va bene se va avanti così“, riferendosi al risultato finale e alle alterne vicende che la sorte ha finora riservato ai suoi avversari. Ma non basterà!

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