Ecclestone: “Lewis voleva andarsene. Schumi, chissà…”

Secondo alcune voci, Hamilton avrebbe potuto firmare il rinnovo con la McLaren già prima del GP di Singapore. Ma così non è stato e quella che si sta rivelando essere la telenovela più lunga dell’anno continua: quale volante terrà per le mani l’anglocaraibico l’anno prossimo? Ognuno dice la sua, ma nessuno ha certezze. Secondo Ecclestone, neanche il diretto interessato.

“Non credo che Hamilton sappia più cosa farà. Nelle ultime gare è andato molto bene. Però, prima di queste, per quale ragione fosse arrabbiato non lo so, ma aveva assolutamente deciso di andarsene, qualunque cosa succedesse. Aveva già scelto, non so se adesso ci abbia ripensato”

Con Spa e l’affaire Twitter Hamilton e McLaren erano sembrati davvero ai ferri corti e durante il weekend di Monza i giornalisti d’oltremanica avevano commentato atteggiamenti freddi e impacciati tra lui, Button e Whitmarsh, oltre all’assenza di Ron Dennis dai festeggiamenti per la vittoria del suo (ex?) pupillo sul circuito brianzolo. Nonostante questo, però, l’allarme sembrava quasi rientrato, complice non solo la rimonta su Alonso e la ritrovata competitività della MP4-27, ma anche un rilancio sull’offerta da parte della McLaren. Sulle cifre circolano voci contrastanti, ma la prima proposta di Dennis&Co. sembrerebbe essere stata di circa 10 milioni di sterline all’anno, tre meno degli attuali e, soprattutto, cinque meno di quelli che la Mercedes avrebbe messo sul piatto. Per non vedere Lewis partire per Brackley, gli uomini di Woking avrebbero ora accettato di alzare l’offerta (senza però raggiungere quella della stella a tre punte).

Così come non si fanno i conti senza l’oste, comunque, non si può parlare di ipotetici traslochi in Mercedes senza prima sapere cos’ha intenzione di fare Michael Schumacher. Le voci dell’approdo di Hamilton alla corte di Brawn e Haug, infatti, erano sorte soprattutto dopo che Ecclestone aveva lasciato intendere che il Kaiser era prossimo al suo secondo ritiro, affermando “Mi spiace che se ne vada da non-vincente, perché è un vincente”. In questo weekend, però, il patron della F1 è tornato di nuovo sull’argomento, convinto di essere stato frainteso: “Mi è stato chiesto se Schumacher mi mancherebbe e ho detto che sì, mi spiacerebbe perderlo. Ma lui non sa se se ne andrà. Ne abbiamo parlato e mi ha risposto che onestamente non ha ancora deciso e che mi farà sapere”.

Se Schumi alla fine dovesse restare, quella di Hamilton sarebbe una scelta obbligata. Ma se la McLaren continuerà ad essere vincente, la permanenza a Woking per l’anglocaraibico risulterebbe ovviamente molto più gradita. Invece, se Mr. B. dice il vero quando parla di un Hamilton “arrabbiato” e non più a suo agio con il suo team, avere ulteriori intoppi come quelli che hanno interrotto la sua cavalcata trionfale sotto i riflettori di Marina Bay getterebbe nuovamente benzina sul fuoco.

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