Ferrari, la riscossa nel set-up: “Ce la giochiamo”

Il sottosterzo delle qualifiche di Suzuka è un brutto ricordo, sono passati solo sette giorni eppure sembra una vita. La Ferrari, dopo la batosta in chiave mondiale del Giappone, si è presentata in Corea con il piglio giusto e una macchina che sembra andare una bellezza.

Stessa macchina di una settimana fa certo, ma squadra sinora impeccabile nel lavoro. Lo ha ribadito, ancora una volta, Fernando Alonso: “La Red Bull ha una grande macchina ma noi siamo una grande squadra, è questa la nostra forza”.

Quei tre decimi di distacco dalla pole position sembrano improvvisamente pochi se confrontati con un passo gara che nelle simulazioni è stato sinceramente confortante, oltre ogni più rosea aspettativa.

Nonostante l’equilibrio molto british che lo contraddistingue, il direttore tecnico Pat Fry non è riuscito  a nascondere del tutto la soddisfazione per il gran lavoro dei tecnici:

Siamo stati competitivi in qualifica e forse potevamo spremere ancora di più la vettura. La monoposto su questo tracciato si è dimostrata davvero competitiva, ma visto che non abbiamo introdotto grandi stravolgimenti tecnici, questo significa che siamo stati capaci di mettere a punto una buona vettura per i nostri alfieri. Domani ci aspetta una gara molto interessante, in cui il rendimento degli pneumatici giocherà un ruolo fondamentale. Per quello che abbiamo visto nelle libere, il nostro passo sembra essere davvero buono. L’affidabilità, come sempre, sarà la priorità assoluta”.

Di tenore simile le parole del team principal Stefano Domenicali: “Abbiamo dimostrato di poter lottare per la prima fila, il che è un segnale positivo, soprattutto se guardiamo al distacco dal poleman. Una vettura in seconda fila ed una in terza rappresentano un buon bilancio e ci mettono in condizione di poter dire la nostra in gara. Ma dovremo essere perfetti in tutto: strategia, lavoro ai box, affidabilità. A fine gara, faremo i conti”.

Una riscossa silenziosa, a tratti inaspettata; una piacevole sorpresa dopo le prove ufficiali di Suzuka. E ricordando come la Ferrari è andata forte con Massa in gara a Suzuka, un po’ di fiducia non guasta. La F2012 è sembrata adattarsi perfettamente a questo atipico circuito “cittadino”.

Tracciato che si divide tra lunghi rettilinei in successione e un tratto guidato dove conta molto la stabilità della vettura. La Ferrari sembra aver trovato il bandolo della matassa, con un bilanciamento invidabile e un buon compromesso tra carico e velocità massima. Non resta che attendere una partenza che si preannuncia rovente, con la Rossa stretta nella morsa di Red Bull, McLaren e Lotus.

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