Alonso punge: “Da 6 gare ho la stessa macchina…”

“Io non mollo, psicologicamente la situazione è piuttosto buona, siamo alla pari con Vettel. E’ cambiato davvero poco perchè sei punti di svantaggio su cento disponibili sono davvero pochi”. Fernando Alonso reputa il mondiale più aperto che mai, la faccia scura del podio coreano ha nuovamente lasciato il posto al pilota aggressivo di sempre.

Eppure Nando sa che la vettura migliore del lotto è la Red Bull, un avversario durissimo: “Loro al momento hanno una macchina sempre veloce, soprattutto di sabato. Noi dobbiamo migliorare in qualifica. In compenso siamo una squadra efficiente ed affiatata. Quattro gare sono una sfida affascinante, sarà una battaglia tra pacchetti, intesi come insieme di monoposto, pilota e squadra. Entrambe le squadre metteranno sul tavolo i loro punti di forza. Noi ce la giocheremo evitando di commettere altri passi falsi”.

Ma dopo la “carota” quel gran comunicatore che è Fernando usa subito il bastone, anzi una balestra visto che la frecciatina al team è di quelle che non passano inosservate:

“Purtroppo da sei Gp corro con la stessa auto, non ci sono stati sviluppi rilevanti. Tutti gli occhi sono sempre puntati sulla Ferrari e la stampa continua a dire che ci saranno miglioramenti importanti qui in India. Io direi di aspettare il responso della pista per vedere se davvero possiamo fare un passo avanti…”.

Perchè nelle ultime gare è spesso capitato che il venerdì rosso si rivelasse un nulla di fatto, e la paura di un Singapore bis – ovvero un pacchetto Evo totalmente inutile – serpeggia ormai anche nel più fiducioso dei condottieri, qual è Alonso.

La Ferrari è costretta a lavorare quasi al buio, dopo che ha chiuso la galleria del vento di Maranello per riaggiornarla (finalmente). Tra la galleria del vento Toyota di Colonia e l’aero test di Rigon in Spagna la Rossa si è giocata quelle che forse sono le ultime carte per riacciuffare la Red Bull. Ma dopo le recenti delusioni è normale restare con i piedi per terra.

Il progettista Tombazis ha affermato che lo sviluppo sarà aggressivo ma che i pezzi andranno sempre prima provati in pista per sapere se sono efficaci. Il collaudatore Marc Genè invece ha detto che non si aspetta rivoluzioni prestazionali in India.

Dall’esterno si ha la sensazione di una squadra un po’ confusionaria che le sta provando tutte per provare a recuperare il gap. La Ferrari a Nuova Delhi porterà scarichi bassi per sfruttare l’effetto Coanda, diffusore e prese d’aria dei freni rivisti. Sperando che stavolta qualche pezzo possa davvero far migliorare la F2012 in qualifica. Altrimenti si fa durissima.

 

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