No grip, no party: Alonso triste 8°, mondiale lontano

Per le qualifiche del Gp degli Stati Uniti probabilmente Fernando sperava davvero in un “Mezzogiorno di fuoco“, almeno per quanto riguardava la temperatura dell’asfalto.

Invece il clima mite del novembre texano ha stanato la Rossa, mettendo a nudo tutti i limiti di una monoposto formato gambero, che è peggiorata qualifica dopo qualifica.

Non in gara – dove le cose sono andate sempre bene – ma stavolta anche migliorare di domenica potrebbe risultare niente più che una crudele beffa. La Ferrari nelle prove ufficiali sul tracciato di Austin è inciampata in modo rovinoso. Con Felipe Massa più veloce del “capitano” Fernando Alonso, quest’ultimo apparso davvero in difficoltà.

La F2012 ha sofferto più di altre vetture la mancanza di aderenza su un asfalto liscio e nuovissimo, mostrandosi incapace di mandare le mescole in temperatura. L’immagine di Nando che scalda gli pneumatici a fine qualifica mentre Vettel segna record su record è l’emblema di un sogno che da Suzuka in poi si è tramutato in incubo, tra sfortune, pacchetti evo sbagliati e polemiche.

Farà discutere, ne siamo certi, la scelta del muretto Rosso di mandare in pista nel Q3 Felipe e Fernando con gomme medie già usate, sperando di limitare i danni della mancanza di grip. Una mossa disperata, che non fa onore a una squadra che qui si giocava il tutto per tutto.

Senza voler sparare sulla croce rossa aprendo il tema degli aggiornamenti. Promessi dalla squadra ad Alonso; mai visti, anzi peggio, mai efficaci. E a quanto pare certe “novità” qui le montava solo Fernando, con Felipe che ha fatto addirittura meglio con la macchina vecchia. Un disastro.

Sperando che non inizi un triste palleggio di responsabilità tra squadra e pilota, quella andata in scena ad Austin è stata una parziale Waterloo della Ferrari. Ma la Rossa, a differenza di Napoleone, può ancora sperare in una gara pazza che sovverta i valori in campo: “Ad Abu Dhabi le Red Bull volavano ma noi abbiamo guadagnato tre punti su Vettel” bisbiglia Nando, più fatalista che mai e non troppo convinto.

La botta è stata dura, e non si può sempre sperare nella sorte quando c’è un pilota davanti che fa ormai da due mesi il bello e il cattivo tempo. La Ferrari è in balia di una tempesta, e il bel tempo non si scorge all’orizzonte.

Stefano Domenicali (team principal): “Il nostro problema è stato far funzionare le gomme, non ci siamo riusciti. Partire così indietro è un ulteriore danno. Pensavamo che con gomme usate avremmo ridotto di un po’ il problema in Q3. Purtroppo non è andata bene”.

Fernando Alonso (Pos. 8° 1’37″300): “Siamo sempre stati lenti, è stata una qualifica difficile. Non ho messo il giro buono insieme ma con le gomme così fredde non era facile. Vediamo cosa succede domani, ci sono parametri quali l’affidabilità e la safety car che possono mescolare le carte…”

Felipe Massa (Pos. 6° 1’36″937): “Una brutta qualifica ma siamo in lotta con la McLaren per il secondo posto Costruttori e dobbiamo provare a fare una gara importante. Peccato aver peggiorato in Q3 il crono della Q2, forse potevo partire più avanti”

NB La posizione indicata tra parentesi è quella di partenza, avendo considerato la retrocessione per sostituzione del cambio di Romain Grosjean.

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