Sauber a secco: nessun punto ad Austin per Perez e Koba

La Sauber saluta gli Stati Uniti e parte alla volta del Brasile dopo una gara un po’ incolore: piloti, Team, tifosi, credevano di raccogliere molto di più in territorio texano. Sul circuito d Austin Sergio Perez  e Kamui Kobayashi si piazzano undicesimo e quattordicesimo rispettivamente, migliorando di poco le posizioni della griglia di partenza.

Il pilota messicano, che dopo una bella partenza in rimonta ha dovuto rallentare a causa di problemi ai freni, commenta così la corsa: “Ero partito bene, e anche i primi giri stavano andando nel modo giusto. La macchina era molto veloce e il mio passo era buono, quando verso il decimo giro ho iniziato ad aver problemi con l’impianto frenante. Il pedale è diventato improvvisamente molto lungo e avevo difficoltà all’ingresso di ogni curva“.

Una noia tecnica che ha di certo bloccato quella che poteva essere una bella rimonta e che invece si è fermata ai margini della zona punti, come continua a spiegare Sergio: “Il problema ai freni mi ha fatto perdere molto tempo e così prendere punti si è rivelato impossibile“. Un risultato mancato, in un GP quasi di casa, con un sostegno probabilmente mai avuto prima: “Sì, anche se purtroppo non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci aspettavamo qui, correre davanti a così tanti Messicani è stata un’esperienza fantastica. Questo circuito è bellissimo e spero che resti in calendario per molti anni“.

Ma prima di pensare ad un nuovo GP degli USA, conviene spostarsi – geograficamente e con mente e cuore – al non troppo lontano Brasile. Ultima gara in Sauber per Perez, con un ultimo target da raggiungere: “Ad Interlagos dobbiamo stare uniti e lottare per difendere il quinto posto nel Campionato Costruttori“.

Kamui Kobayashi conclude la trasferta americana con un laconico commento, che sottolinea un feeling mai trovato con i suoi pneumatici: “Ho avuto costantemente problemi di warm-up” spiega ” e non riuscivo a far funzionare le gomme“.

Un GP che doveva risolvere almeno in parte i guai avuti in qualifica, e che invece si è rivelato ancora più in salita: “Il grip della mia vettura è migliorato soltanto negli ultimi giri, quando, dopo uno stint incredibilmente lungo su gomme dure, era troppo tardi“. Capire i problemi e guardare al Brasile è l’obiettivo di Kamui, che a San Paolo si gioca anche un pezzetto di futuro: “Dobbiamo lavorare, spero davvero di essere più competitivo nell’ultima gara, per finire questa stagione alla grande“.

Monisha Kaltenborn, Team Principal, commenta così la gara: “Weekend di alti e bassi per noi. Perez ha accusato i problemi all’impianto frenante che hanno compromesso la sua bella rimonta iniziata già subito allo start, mentre Kobayashi non è mai riuscito a riemergere dalla posizione di partenza“. Quella del Brasile non sarà una gara semplice, perchè in ballo c’è un preziosissimo quinto posto nel Campionato Costruttori, e la Kaltenborn sa bene quanto valga, come spiega nel suo ultimo commento: “Non abbiamo smesso di lottare per il quinto posto, ma ad Interlagos avremo una grandissima pressione addosso. Tuttavia questo ci darà ancor più motivazione a fare bene, così come qui in Texas siamo stati felicissimi di correre, su uno splendido circuito in un evento organizzato egregiamente“.

Giampaolo Dall’Ara, Capo dell’Ingegneria, analizza la gara della Sauber: “Durante questo weekend americano non siamo riusciti ad esprimere tutto il nostro potenziale. Abbiamo avuto fondamentalmente problemi con le gomme, e anche facendo fermare Kamui pochi giri dopo lo start non abbiam risolto granchè. Sergio ha avuto problemi ai freni nonostante stesse facendo una bella rimonta. E’ stato un peccato, poi, perdere due posizioni preziose nei confronti delle Williams, durante le soste ai box“.

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