Gran Premio degli Stati Uniti, l’analisi tecnica

GP STATI UNITI 2012 – Consueta review tecnica del weekend di F1. Ecco tutte le novità viste ad Austin.

Il Gran Premio degli Stati Uniti, svoltosi sul nuovissimo traccito di Austin in Texas, è stato caratterizzato dalla difficoltà delle varie monoposto nel mandare celermente in temperatura  le coperture Pirelli, a causa di un asfalto poco abrasivo e di condizioni ambientali decisamente fresche rispetto al previsto.

Tale variabile, sottovalutata eccessivamente dalle scuderie, ha condizionato il risultato finale del Gran Premio ed ha anche influenzato negativamente il risultato della Ferrari, giunta a 40 secondi dal vincitore Hamilton.

Sul circuito americano la stessa Ferrari ha introdotto delle novità figlie della disperata ricerca di performance per consentire ad Alonso di competere ad armi pari, specie in qualifica, con Sebastian Vettel. Lo spagnolo ha portato in pista una nuova ala anteriore con una paratia laterale dotata di 4 soffiaggi posizionati in ordine crescente [FOTO] ed una deriva superiore triangolare, mentre Massa ha utilizzato le paratie laterali con soli 3 soffiaggi [FOTO] e deriva superiore triangolare con un piccolo intaglio centrale. Il lavoro maggiore per la scuderia di Maranello è stato dedicato al retro della vettura. Sulla monoposto di Alonso è stato adottato un nuovo diffusore [FOTO] dotato di un “labbro” superiore che non abbraccia più il diffusore principale per tutta la sua larghezza, ma si limita a circoscrivere solo la parte superiore dello stesso con un taglio netto e spigoloso ai lati. E’ stato inoltre introdotto, nell’area centrale libera, in corrispondenza del crash box posteriore, un nuovo canale centrale [FOTO] di dimensioni inferiori rispetto a quanto visto nella precedente gara di Abu Dhabi.

Novità anche in casa Red Bull. La RB8 ha sfoggiato una nuova ala posteriore dotata del “rastrello” posto alla base della paratia [FOTO]. Questo è dotato di nove frange, con la prima molto distaccata e collegata al diffusore. A differenza della soluzione vista sulla Ferrari, le monoposto austriache utilizzano un collegamento orizzontale in carbonio per le singole frange, così come visto sulla Williams. Ulteriore novità ha riguardato l’ala anteriore [FOTO] caratterizzata da tre feritoie posizionate nel secondo profilo. Come si è visto dalle immagini televisive, la monoposto disegnata da Newey manifestava una decisa flessibilità del profilo anteriore con le paratie laterali dell’ala che, in curva, sfioravano il nastro d’asfalto maggiormente rispetto alla concorrenza.

Continua la sperimentazione in casa Mercedes in vista della stagione 2013. La scuderia tedesca ha introdotto un dispositivo di apertura del DRS di nuovo disegno [FOTO], simile a quanto già visto sulla Williams con una forma a periscopio dell’involucro del dispositivo. La squadra di Ross Brawn ha inoltre continuato nella sperimentazione del doppio DRS, sino ad ora mai utilizzato in gara per la difficoltà di calibrazione dello stesso, ed ha inoltre effettuato, nel venerdì, una comparazione tra gli scarichi ad effetto Coanda e la precedente soluzione con i terminali posizionati in maniera convenzionale, al fine di verificare la effettiva efficienza degli scarichi soffianti.

Gli scarichi sono stati al centro degli studi effettuati anche in casa Lotus. La nuova configurazione [FOTO] ha permesso alla scuderia inglese di recuperare un pò di quella potenza persa proprio per la particolare conformazione dei terminali. Il sopravvento dell’aerodinamica sulla meccanica è ormai evidente. Si segnale infine l’adozione da parte delle monoposto di Enstone di una singola ala [FOTO] posta al di sotto dello specchietto laterale e finalizzata, così come per Ferrari e McLaren, ad una maggiore pulizia del flusso che investe le fiancate della vettura.

La regina del GP, ovvero la McLaren, ha introdotto per la gara texana una nuova ala anteriore [FOTO] caratterizzata da una doppia curvatura del bordo del profilo principale e dal posizionamento di una bandella verticale a metà profilo. Questo nuovo elemento ha visto pertanto l’abbandono dell’upper flap supplementare posto a metà profilo [FOTO] che ha caratterizzato l’ala anteriore delle monoposto inglesi nelle ultime gare.

Focus finale sulla Williams dove il fermento tecnico non accenna a diminuire. Le monoposto di Sir Frank hanno sperimentato due differenti versioni dell’ala anteriore [FOTO]. La prima dotata di upper flap con doppio slot e con il flap supplementare esterno dotato di un bordo di ingresso curvo,  caratterizzata infine da una paratia posta davanti la ruota anteriore dal taglio obliquo. La seconda è dotata di upper flap con slot singolo interrotto da una deriva verticale posta a centro profilo e flap esterno dotato di bordo di ingresso perfettamente orizzontale, caratterizzata invece da una paratia posta davanti la ruota anteriore perfettamente rettangolare.

La gara ha evidenziato le difficoltà della Ferrari nel riuscire a mandare in temperatura le coperture in breve tempo, e questo è costato alla scuderia di Maranello la possibilità di lottare ad armi pari con Red Bull e McLaren. Devono tuttavia far riflettere le grandi prestazioni in qualifica e gara espresse da Felipe Massa, dotato di una monoposto priva degli aggiornamenti installati sulla vettura di Alonso. Probabilmente la particolare mescola dell’asfalto ha spiazzato la scuderia italiana che adesso si gioca il titolo in Brasile, dove si vocifera potrebbe esserci la possibilità di pioggia. Staremo a vedere se la speranza di recuperare per le corna un mondiale ormai sfuggito non annebbi la mente dei tecnici italiani alla ricerca di soluzioni veramente efficaci in grado di valorizzare l’enorme talento di Alonso.

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