GP Brasile 2012: gli highlights delle stagioni precedenti

La stagione 2012 va in archivio con il GP del Brasile, che assegnerà il titolo iridato per la sesta volta nelle ultime otto stagioni: dal 2005 ad oggi, solo nel 2010 e 2011 il titolo non è stato assegnato ad Interlagos. La corsa brasiliana fa parte del calendario dal 1973 e da allora il Circus non ha più abbandonato il paese sudamericano, ospitando la gara su due tracciati, Interlagos e Jacarepaguà. Riviviamo le ultime 5 emozionanti edizioni del GP brasiliano.

2007 – In Pole c’è Massa (Ferrari), ma l’attenzione è tutta su Hamilton (McLaren), Raikkonen (Ferrari) e Alonso (McLaren): i tre si giocano il titolo in una gara, con l’inglese avanti rispettivamente di 7 e 4 punti sul finlandese e sullo spagnolo. Al via Massa chiude Hamilton e Raikkonen ne approfitta, mentre l’inglese ingaggia un duello con il compagno Alonso che lo porterà nella via di fuga. La gara di Hamilton diventa un incubo al 7° passaggio: la sua McLaren rallenta all’improvviso e Lewis sprofonda in ultima posizione, per la felicità dei ferraristi che iniziano a credere alla rimonta quasi impossibile. Rimonta che si concretizzerà: Hamilton con grinta prova a imitare lo Schumacher del 2006, ma non va oltre il 7° posto (gli serviva un 5° posto per vincere il titolo). Raikkonen, con la vittoria cedutagli da Massa al 2° pit stop, si laurea campione del mondo al primo anno in rosso. Festeggiano con lui sul podio Massa e Alonso, quasi sollevato dalla vittoria del finlandese piuttosto di vedere il compagno-rivale campione. Nel dopo gara il giallo benzina di BMW e Williams non porta alcun cambiamento alla classifica e Raikkonen può così festeggiare il suo primo titolo.

2008 – E’ ancora il GP del Brasile a dover assegnare il titolo: Hamilton (McLaren) e Massa (Ferrari) arrivano a giocarsi l’iride staccati di 7 punti. I colpi di scena iniziano già poco prima del via: un forte scroscio d’acqua fa rimandare la partenza di 10 minuti. Massa e Hamilton al via mantengono le rispettive posizioni di partenza (1° e 5°) ma, quando la pista si asciuga, Hamilton perde posizioni per merito dei piloti che hanno cambiato le gomme precedentemente. Il britannico riesce a riportarsi in 4° posizione, dietro al solitario Massa, a Raikkonen (Ferrari) ed Alonso (Renault). Hamilton sarebbe quindi campione, ma la pioggia iniziata a cadere a 7 giri dal termine, renderà il finale di gara indimenticabile. Tutti i principali protagonisti vanno ai box a cambiare le gomme, mentre le BMW e le Toyota restano in pista per tentare di guadagnare posizioni. Hamilton rientra in pista al 5° posto: al 4° si è infatti infilato Glock (Toyota) che gira con gomme d’asciutto. A 2 giri dal termine, un leggero errore di Hamilton consente a Vettel (Toro Rosso) di sorpassare Lewis: con l’inglese 6°, sarebbe ora Massa campione del mondo. La gara termina con Massa che vince, con i tifosi e meccanici Ferrari che già esultano per l’impresa compiuta. Ma la vera impresa la compie Lewis Hamilton sorpassando Glock a due curve dall’arrivo, laureandosi campione del mondo (fino ad allora il più giovane di sempre). Una beffa atroce per i ferraristi, una vittoria che ancora oggi fa gioire i tifosi McLaren in una gara in ogni caso più unica che rara.

2009 – La Pole di Barrichello (Brawn) con il compagno Button 14°, accende la torcida brasiliana che crede nell’impresa del loro idolo locale di poter ribaltare la situazione in campionato, mentre le Red Bull di Webber e Vettel sono 2° e 16°. Al via Rubens mantiene la posizione sull’australiano, ma nel primo giro un brutto incidente mette fuori gioco Sutil (Force India), Trulli (Toyota) e Alonso (Renault), facendo attardare anche Raikkonen (Ferrari) e Kovalainen (McLaren). Button, Vettel e Hamilton (McLaren, partito 17°) così pian piano recuperano posizioni, mentre Webber prende la testa della corsa al primo pit stop. Non ci saranno problemi per l’australiano, che andrà così a vincere davanti alla BMW di Kubica e Hamilton. Button riesce però a chiudere in 5° posizione, laureandosi campione del mondo con una gara d’anticipo. Vettel finisce 4°, solo 8° Barrichello, vittima di una foratura mentre difendeva il 3° posto dall’attacco di Hamilton. Male le Ferrari: Raikkonen solo 6°, Fisichella 10°. Sorprende in positivo la gara d’esordio di Kobayashi (Toyota): il giapponese chiude 9° dopo aver lottato a lungo anche con Button.

2010 – Le qualifiche del penultimo appuntamento stagionale regalano una piacevole sorpresa: Hulkenberg, con la Williams, conquista la Pole Position davanti a Vettel (Red Bull), il quale, insieme al compagno Webber, lo scavalcheranno però in partenza. Alonso (Ferrari), che arriva in Brasile con la possibilità di chiudere il discorso iridato, parte 5° e resta imbottigliato dietro Hamilton (McLaren) prima e Hulkenberg poi, pedendo terreno dalle Red Bull che volano via. Un incidente di Liuzzi (Force India) costringe la SC ad entrare in pista: la vettura di sicurezza non rimescolerà troppo le carte, lasciando di fatto immutate le prime posizioni. Vettel vince così davanti a Webber, Alonso, Hamilton e Button (McLaren), autore di una strategia differente che però non ha pagato. Solo 15° l’altra Ferrari, quella di Massa, protagonista di una gara travagliata. La Red Bull con la doppietta messa a segno diventa Campione del Mondo Costruttori.

2011 – La quindicesima Pole in stagione di Sebastian Vettel (Red Bull) gli permette di battere il record di più partenze al palo in un anno. Il tedesco al via è affiancato dal compagno di team Webber, ma Sebastian fugge via tenendo la leadership. Ben presto, però, Vettel deve fare i conti con un misterioso problema al cambio, che lo costringerà a lasciare il primo posto e la vittoria al compagno Mark, al suo primo centro stagionale. Alle spalle del duo Red Bull va in scena una bella lotta tra Ferrari e McLaren, con Button che duella con Alonso, mentre Massa è di nuovo alle prese con Hamilton. A spuntarla per il terzo gradino del podio è la McLaren di Jenson, con Fernando subito dietro e seguito dal compagno Massa, mentre Hamilton è costretto al ritiro per dei veri problemi al cambio. A punti anche le due Force India di Sutil e Di Resta, intervallate dalla Mercedes di Rosberg, oltre a Kobayashi (Sauber) e Petrov (Lotus). Da segnalare gli incidenti di Maldonado (Williams) e Glock (Virgin), mentre Barrichello disputa il suo 324° e ultimo GP della carriera.

ALBO D’ORO

1973 – E. Fittipaldi (Lotus-Ford)
1974 – E. Fittipaldi (McLaren-Ford)
1975 – C. Pace (Brabham-Ford)
1976 – N. Lauda (Ferrari)
1977 – C. Reutemann (Ferrari)
1978 – C. Reutemann (Ferrari)
1979 – J. Laffite (Ligier-Ford)
1980 – R. Arnoux (Renault)
1981 – C. Reutemann (Williams-Ford)
1982 – A. Prost (Renault)
1983 – N. Piquet (Brabham-BMW)
1984 – A. Prost (McLaren-TAG)
1985 – A. Prost (McLaren-TAG)
1986 – N. Piquet (Williams-Honda)
1987 – A. Prost (McLaren-TAG)
1988 – A. Prost (McLaren-Honda)
1989 – N. Mansell (Ferrari)
1990 – A. Prost (Ferrari)
1991 – A. Senna (McLaren-Honda)
1992 – N. Mansell (Williams-Renault)
1993 – A. Senna (McLaren-Ford)
1994 – M. Schumacher (Benetton-Ford)
1995 – M. Schumacher (Benetton-Renault)
1996 – D. Hill (Williams-Renault)
1997 – J. Villeneuve (Williams-Renault)
1998 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
1999 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2000 – M. Schumacher (Ferrari)
2001 – D. Coulthard (McLaren-Mercedes)
2002 – M. Schumacher (Ferrari)
2003 – G. Fisichella (Jordan-Ford)
2004 – J. P. Montoya (Williams-BMW)
2005 – J. P. Montoya (McLaren-Mercedes)
2006 – F. Massa (Ferrari)
2007 – K. Raikkonen (Ferrari)
2008 – F. Massa (Ferrari)
2009 – M. Webber (Red Bull-Renault)
2010 – S. Vettel (Red Bull-Renault)
2011 – M. Webber (Red Bull-Renault)

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