Pagelle Gp Brasile: Fernando sogna, V3ttel lo sveglia

Jenson Button 9 Gran prima fila in qualifica, si dimostra ancora una volta maestro sull’asfalto viscido dei primi giri. La gentilezza di guida paga e lui svernicia il compagno Hamilton. Poi si fa beffare da Hulkenberg, uno che probabilmente è ancora più “sensibile” di lui col gas, e lentamente perde terreno anche nei confronti di Lewis. Ma il botto tra i primi fa il resto, consegnandogli su un piatto d’argento una splendida vittoria. La terza stagionale e la quindicesima in carriera. Soprattutto una delle “sue”. Giornata pazza equivale ancora una volta a Jenson Button, e non può essere un caso. PUNTUALE

Fernando Alonso 8,5 Arriva all’appuntamento decisivo spompato, stanco, stremato. Ma da campione qual è, anche se in leggero affanno (nei primi giri un “lungo” non da lui), ancora una volta massimizza in gara il potenziale della F2012. Certo Hulkenberg e Hamilton gli danno una grossa mano ma Nando è lì, pronto a raccogliere il tredicesimo podio stagionale e a mettere pressione a Vettel fino alle ultime curve. Nelle ultime gare non è stato l’Alonso perfetto di sempre, eppure bisogna solo ringraziarlo per essere riuscito a vincere quasi un mondiale con una macchina a dir poco inferiore alla concorrenza. EROICO

Felipe Massa 9 Non è la prima volta in queste ultime prove che Massa è più in palla di Alonso. Misteri della vita, ma qui in Brasile Felipe si esalta sempre. Quinto in qualifica, soffre nelle prime curve. E’ autore di buoni sorpassi ma la Ferrari sbaglia a lasciarlo fuori con gomme da asciutto. Lui viene ributatto indietro ma è autore di una gran rimonta. Deve rinunciare a inseguire Button per dare strada al compagno Alonso. Ma l’abbraccio alla fine è sincero: il povero Felipao ha rivissuto i fantasmi del 2008. Comunque… STREPITOSO

Sebastian Vettel 9,5 Premettiamo una cosa: un po’ di fortuna l’ha avuta. Essì perchè è difficile uscire indenni quando una monoposto ti sale sul fianco e sulla gomma. Detto ciò la sua è una gara pazzesca. Sorpassi a go-go (qualcuno un po’ troppo facile…) ma soprattutto una velocità e una freddezza spaventose nella giornata in cui aveva tutto da perdere e tutto contro. In Red Bull gli sbagliano anche gomme al pit e lui non si scompone, dimostrando di essere ormai un pilota completo sotto tutti i punti di vista. Vince il terzo mondiale dando spettacolo, con il fondo danneggiato e la radio rotta. INVINCIBILE

Mark Webber 6 Con un siluro sotto al sedere si fa infilare a destra e a manca, mentre il compagno di team è autore di una rimonta furiosa dall’ultimo posto. Alla fine chiude quarto ma in campionato si fa scavalcare da Button. MODESTO

Nico Hulkenberg 8 Poteva essere un dieci perchè come due anni fa ha dimostrato ancora una volta di essere un mago quando Interlagos si bagna. Peccato che passi dallo spettacolo puro a quello da saloon quando sbaglia il punto di frenata, va lungo, e carambola sull’incolpevole e sfigatissimo Hamilton. Si becca un drive thru’ e chiude quinto. Con un passo da podio. Ma il suo resta un grande Brasile. “HULK”

Michael Schumacher 8 Si esalta sul bagnato e riesce a chiudere stagione e carriera in modo dignitoso, assicurando matematicamente il quinto posto Costruttori alla Mercedes Gp. Settimo al traguardo ma quell’autostrada aperta a Vettel a molti ferraristi non è andata giù. CIAO KAISER

Jean Eric Vergne 7,5 Ottima la gara del francesino che ringrazia pubblicamente le condizioni atmosferiche mutevoli. Da diciassettesimo a ottavo. Non male.

Kamui Kobayashi 7 Si congeda bene dalla Sauber e per ora dalla F1 con una gara gagliarda, cattiva. Sull’asciutto è molto veloce, si toglie anche lo sfizio di sorpassare Alonso. Sul bagnato si perde un po’ anche a causa della strategia ritardata della squadra. Chiude nono, dopo essere scattato dalla settima fila. Si diverte e fa divertire. PIMPANTE

Kimi Raikkonen 10 Perchè uno così ci mancava, davvero. Unico nel suo genere. Durante le terze libere si siede a bordo pista su una sedia e si gode lo spettacolo. In gara sbaglia via di fuga e si fa una scampagnata gratuita. Trova sbarrata la strada e, con serafica calma, se ne torna indietro, con stile e senza fretta. Non lo fa apposta ma è il vero personaggio di questa F1. Il voto alla gara è un 6 che è la media tra il fine settimana confusionario e qualche bella azione, come il sorpasso su Schumi (sei anni dopo). Ma tutto questo passa in secondo piano. ONE MAN SHOW

Lewis Hamilton 10 Il vero dieci di giornata, per quanto fatto vedere in pista, se lo merita Luigino. Mai così sfortunato come quest’anno. Anche in Brasile, senza l’azione kamikaze di Hulkenberg, avrebbe probabilmente, e meritatamente, vinto. Dopo una pole strepitosa e una gara tosta, compreso un duello duro con Button che lo aveva visto vincitore per classe e guida. PAPERINO

Vitaly Petrov 9 Il ragazzone russo è autore di un miracolo per la sua squadra. Approfitta dei molti ritiri e del caos per arpionare il miglior risultato di sempre per una squadra di serie C, ovvero l’undicesimo posto. Piazzamento fondamentale per la Caterham che così supera in classifica la Marussia, chiudendo al decimo posto in classifica iridata. PROVVIDENZIALE

Charles Pic 7,5 Dodicesimo al traguardo, la sua è una buona gara; peccato che il suo miglior risultato in carriera serva ben poco alla sua ormai ex squadra. Già perchè Cerottino ha già firmato per la Caterham. Anche se qualcuno ha detto che “ha firmato per la Karthikeyan”…(voto 3)

Daniel Ricciardo 5 Prego Sebastian passa… TORELLO

Nico Rosberg 7 A denti stretti con una macchinaccia, lotta da pilota vero e sembra anche competitivo. Poi fora e la sua gara finisce praticamente lì. Stagione calvario, nonostante la vittoria in Cina.

Bruno Senna 4,5 Centra Vettel rischiando di diventare l’ago della bilancia del mondiale. Non aveva fatto i conti con una lattina d’acciaio.

Romain Grosjean 4 Prima prova a uccidersi (con la complicità di De La Rosa 4,5) durante le prove libere. In gara va dritto da solo contro le barriere alla Junçao. Talmente folle che sembra essere uscito da un videogame. PAZZISSIMO

Paul di Resta 5,5 Les jeux sont faits.Il mondiale 2012 lo chiude lui, sbattendo senza troppi complimenti all’Archibancada a tre giri dalla fine. Non brillante come Hulkenberg ma era comunque in zona punti.

Heikki Kovalainen 6- Si esalta nelle prime fasi di gara, riuscendo a risalire fino alla settima posizione. Poi scompare in modo mesto. E forse era la sua “ultima”.

Altri: Pastor Maldonado (5); Timo Glock (5,5); Sergio Perez (5)

Gp Brasile 9 Una gara epica, come spesso capita sullo splendido circuito brasiliano. C’è tutto a San Paolo: sole, acqua, sorpassi, botti, emozione. E quel finale thriller che tutti volevano. In alcune fasi di gara Alonso è stato campione del mondo con quel mezzo catorcio di macchina. Questo accresce i meriti dello spagnolo ma dà anche la dimensione dello spettacolo offerto dalla gara carioca. MERAVIGLIOSO

Nelson Piquet 10 Ettore Giovannelli (7,5) gli si avvicina ma il grande Nelson chiede subito di Ezio Zermiani (10). In ricordo di scenette pre gara semplicemente indimenticabili. ALTRI TEMPI

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