Cos’hanno in comune Hamilton e Franco Califano?

“Non escludo il ritorno”, cantava Franco Califano. Dubitiamo che Lewis Hamilton possa conoscere le liriche del Califfo, ma è questo il suo sentimento quando pensa alla sua ormai ex squadra: la Mclaren. L’anglo-caraibico infatti, com’è noto, lascerà la scuderia di Woking a fine anno, per approdare alla Mercedes, al posto di Michael Shumacher. Due “movimenti” epocali del mercato piloti di F1: un campione assoluto che lascia definitivamente la categoria che lo ha reso comunque una leggenda immortale ed uno che lascia quella che era la sua casa. Sì perchè Hamilton, pensando al calcio, era un po’ come Maldini per il Milan o Del Piero per la Juventus: una bandiera. Probabilmente è il pilota che più di ogni altro era legato a doppio filo col proprio team, per fedeltà negli anni, per costanza, per attaccamento. Ed è proprio per questo che Lewis non perde occasione per ribadire che non esclude il ritorno, in quella che è la sua scuderia: quella che lo ha visto crescere come uomo e come pilota sin da quando aveva 10 anni, con all’attivo un titolo mondiale (nel 2008) e 21 Gran Premi vinti.

Ma adesso, ha ammesso Lewis, è tempo di nuove sfide, nuovi stimoli. Quelli che spera di trovare alla corte di Ross Brawn e della Stella di Stoccarda. Con la Mercedes ha infatti firmato un contratto di tre anni. Ma parlando ancora della sua McLaren, lo stesso Hamilton dice: “Non puoi mai dire mai, lì ho avuto un periodo grandioso. Penso che la sentirò sempre come casa. Guarderò alla McLaren sempre come il posto da dove vengo. Tornarci, un giorno, sarebbe bello. Ma adesso voglio fare qualche altra esperienza, per un po’. E’ un po’ come lasciare casa, partire e viaggiare, per un periodo. Solo che lo sto facendo con un’altra azienda. Sono comunque molto, molto felice della mia scelta. Non si può vivere la propria vita con rimpianti. Bisogna prendere delle decisioni, a volte molto importanti, e seguirle“.

Il britannico quindi non appare per nulla turbato dal pensiero che le prestazioni della monoposto che lo attende potrebbero essere di molto inferiori a quelle della sua vecchia auto made in Woking. Perlomeno a giudicare dal risultato finale raggiunto dalle Frecce d’Argento tedesche, che hanno chiuso al quinto posto nella Classifica Costruttori 2012. Certo, fare peggio sarebbe davvero molto difficile. Ma forse anche per questo, per il gap da cui partiranno Lewis e il suo nuovo compagno di squadra, Nico Rosberg, l’avventura con la Mercedes risulta essere persino più entusiasmante e stimolante per l’ex pilota della McLaren. Ma come detto: forse un giorno tornerà all’ovile.

 

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