Vanity Panel: ecco come si nasconde lo scalino sul musetto

Sparisce l’antiestetico scalino sul muso delle vetture di F1 grazie ad una copertura non strutturale

scalino muso rb8Il regolamento tecnico della Formula 1 ha introdotto, dal 2012, un abbassamento dell’altezza del muso per ragioni di sicurezza.  Da anni, ormai, il Regolamento Tecnico FIA delimita lo sviluppo della vettura seguendo la logica di definire dei volumi, intesi come scatole, dove al loro interno i progettisti hanno la libertà di studiare la forma più conveniente. Leggendo alla lettera l’articolo 3.7.9 del regolamento tecnico 2012, ne viene fuori che il musetto non può essere più alto di 550 millimetri, mentre il telaio immediatamente posteriore avrebbe potuto mantenere un’altezza massima di 625 millimetri.

Davanti ad una regola così, i puristi sono rimasti inorriditi. Team come McLaren e Marussia hanno voluto persistere nel disegnare una linea armoniosa dalla punta più estrema della fusoliera al cockpit del pilota. Il problema è che, dovendo rispettare delle sezioni minime dell’abitacolo e per avere strutture di crash solide, anche le superfici inferiori sono vincolate dall’andamento di quelle superiori. Quindi, la maggioranza delle squadre ha preferito mantenere questa discontinuità “disegnata” in questa zona con opportune raggiature. Altri team – come Sauber e Red Bull – hanno inoltre pensato di sfruttare la situazione per ospitarne degli imbocchi (o uscite) d’aria.

Così, già dalle prime presentazioni dello scorso anno piovevano le critiche. Il Technical Working Group della FIA ha voluto accontentare i puristi introducendo il nuovo pannello “cosmetico”, non strutturale. Il Vanity Panel (o Modesty Panel) permetterà alle squadre di coprire quel dislivello con questa sorta di coperchio.

Così come la regola è stata concepita, non dovrebbero esserci grossi effetti sulle caratteristiche aerodinamiche della vettura. Tuttavia, non è da escludere che qualcuno sia già pronto a sfoderare qualche particolare interpretazione dell’articolo regolamentare, realizzando qualche soluzione intelligente che darà – seppur pochissime – unità di miglioramento.

Lascia un commento