Gascoyne contro le spese pazze: “Serve un Budget Cap”

L’ex direttore tecnico della Caterham sostiene che la F1 deve obbligatoriamente pensare ad un Budget Cap per mettere la parola fine alle spese folli della categoria

mike-gascoyne_1Ancora una volta si torna a parlare di Budget Cap, il famoso limite di spesa annuale che ha permesso il debutto in F1 a realtà come HRT, Marussia e Caterham. Ed è proprio Mika Gascoyne, del team Caterham F1, che punta nuovamente il dito contro le spese folli della categoria e invoca ad una riduzione drastica delle spese.

Gascoyne ha esordito spiegando come il team anglo-malese si sostiene attualmente in F1, grazie ad un business che coinvolge il settore automotive. L’ultima delle azioni mirate alla crescita del gruppo è stata la partnership con Renault, per il rilancio del marchio Alpine: “Quando abbiamo istituito il team, il gruppo Caterham era sostenibile, cioè in grado di guadagnare denaro tramite la vendita di auto, le consulenze e il resto del business per finanziare anche la squadra di F1. Senza tutto ciò, la Caterham non potrebbe partecipare al campionato”, ammette.

Il team ha completato la sua terza stagione in F1, ma finora l’unico obiettivo raggiunto è quello minimo del decimo posto in classifica costruttori, utile per racimolare quei 10 milioni di dollari dalla FOM, relativi alla spartizione dei diritti TV. La causa di questa mancanza di risultati, però, è del tutto naturale secondo Gascoyne.

“Se guardiamo agli investimenti delle squadre storiche che hanno fatto negli ultimi 20 o 30 anni, vedrete come queste hanno speso dai 10 ai 30 milioni di sterline all’anno sulle strutture. Non si può pensare di arrivare in F1 ed entrare, anche con un budget consistente, e trovarsi tutte quelle strutture in una notte. Né si può pensare di spendere 100 milioni di euro improvvisamente per avere tutte le strutture che le altre squadre già hanno”, sottolinea l’ex direttore tecnico della Caterham. E’ così che le piccole squadre devono forzatamente puntare alla sopravvivenza: “La cosa importante è assicurarsi le capacità di sopravvivenza nella serie, poi con il tempo arriveranno risultati da tanto inseguiti, come il nostro primo punto iridato e la lotta con gli altri a centro gruppo”.

Ecco che da qui nasce l’esigenza di riprendere la regola del Budget Cap, vero cavallo di battaglia dell’ex Presidente della FIA Max Mosley. “Penso che 50 milioni di euro siano la somma giusta per il budget cap”, dichiara Gascoyne. “E in questa cifra far entrare anche gli stipendi dei piloti e anche il mio. Mosley ha cercato di introdurre questa novità, ma è risultato impopolare. Sicuramente non l’ha fatto nel modo giusto, perché in quei termini in cui era stato proposto, non ero d’accordo neanche io, ma bisogna dire che il principio era corretto”.

 

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