Test Barcellona, giorno 3: la review tecnica

Scopriamo insieme le novità tecniche che hanno portato i team in questa terza giornata di prove sul circuito di Catalunya, a Barcellona.

Alonso BarcellonaLa terza giornata di test sul circuito di Barcellona non ha riservato le stesse sorprese di ieri, quando varie scuderie hanno svelato alcune soluzioni inedite, tuttavia ha consentito di ammirare maggiormente nel dettaglio le soluzioni sin’ora solo intraviste.

Il primo focus lo merita certamente la McLaren. La MP4-28, vettura al momento solida e dotata di un buon passo gara, presenta un interessante scalino [FOTO] all’interno dei bulbi di contenimento degli scarichi.

Questa soluzione cerca in qualche modo di riprendere quanto già visto sulla Caterham e sulla Williams utilizzando, al posto di una deriva in carbonio –  vietata da regolamento – un livellamento verso il basso della fibra di carbonio.

La Ferrari ha proseguito le prove di verifica dei dati della galleria del vento con quelli della pista, prova ne sono i sensori posti nel retro della monoposto [FOTO] utilizzati per verificare il corretto orientamento dei flussi in uscita dal diffusore. Anche oggi la F138 ha girato con la ormai famosa presa d’aria posta nella zona inferiore del telaio [FOTO] che può a ragione ritenersi finalizzata al raffreddamento delle componenti elettroniche, seppur non si possa escludere con certezza che sia anche finalizzata ad uno scopo aerodinamico.

La Lotus ha girato oggi con una vettura priva delle condutture DRD [FOTO], mantenendo il monkey seat arrotondato utilizzato in combinato proprio con le terminazioni del dispositivo DRD. Inoltre, da questo confronto dall’alto [FOTO] si può notare come le prese dei freni posteriori della vettura di Enstone siano prive di qualunque deriva aerodinamica a differenza di quanto invece si può notare sulla Red Bull RB8. Infine, ecco la foto l’inlet posto all’interno dell’airscope della E31, di cui avevamo accennato ieri [FOTO].

La Sauber ha girato anche oggi con il sistema DRD di cui possiamo ammirare le condutture in questa foto [FOTO]. Il dispositivo non è collegato al profilo principale dell’ala posteriore [FOTO] essendo posizionato a pochi millimetri dallo stesso per garantire un soffiaggio omogeneo verso la superficie.

La Mercedes, che ieri aveva sorpreso tutti con una particolare conformazione di scarichi semi tradizionale, è tornata oggi ad utilizzare i terminali ad effetto “Coanda” [FOTO] con le vistose feritoie di sfogo dell’aria calda poste ai lati degli scarichi. Curioso inoltre notare come l’ala anteriore della Mercedes, caratterizzata dalle 4 soffiature, adotti un profilo supplementare accanto agli upper flap [FOTO] miniaturizzato rispetto a quanto visto sin’ora sulla concorrenza.
Come segnalato dall’occhio attento di alcuni lettori, pubblichiamo la foto del particolare Red Bull che ha incuriosito in questi 3 giorni spagnoli, ovvero il dettaglio “nascosto” dell’ala anteriore. Come si nota dall’immagine [FOTO], al di sotto dei profili principali si trovano, per ciascun lato, due distinte derive in carbonio, utilizzate per meglio incanalare l’aria verso una zona critica della monoposto. Tale soluzione era consueta nelle vetture di Formula 1 degli anni ’90, e pertanto va dato atto a Newey di aver, ancora una volta, ripescato dal passato una idea che ben potrebbe applicarsi all’era moderna.
Focus finale sulla Williams che anche oggi ha girato con la monoposto dotato di muso scalinato [FOTO] soluzione che lascia perplessi se paragonata al muso visto alla presentazione, ma che trova la sua giustificazione nelle prove comparative tipiche di questo periodo.

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