Red Bull: in Australia solo mezza felicità

La Red Bull si conferma velocissima in qualifica, conquistando la prima fila. Ma in gara si soffre più del previsto ed il bottino, alla fine del weekend, è magro, o comunque al di sotto delle aspettative.

vettel-redbull-rb9-2013Il copione era quello di sempre: prima fila in qualifica, fuga e vittoria. Ma, almeno per questa prima gara, il palcoscenico è stato piuttosto difficile e la Red Bull ha dovuto lasciare spazio ad altri protagonisti. Usiamo quest’immagine più teatrale che corsaiola per sintetizzare il primo gran premio della stagione 2013 per la Red Bull.

Il weekend è stato sicuramente particolare, con qualifiche svolte a metà tra il sabato e la domenica, pioggia ad intermittenza e pista poco gommata. Comunque, al termine delle qualifiche, la RB9 sembrava confermarsi la vettura da battere, visto che Vettel e Webber erano riusciti a monopolizzare la prima fila.

Il copione però, come dicevamo in apertura, è durato appena qualche giro, con Webber solita moviola allo start e Vettel incapace di mettere secondi tra lui pesanti e le Ferrari. Al tedesco, poi, è toccato cedere la scena anche all’imprevista Force India di Sutil, un vero treno con le gomme medie, che ha dato parecchio filo da torcere a Seb, troppo “lento” anche solo per avvicinarsi al connazionale e provare un sorpasso. E’ così che, con il valtzer dei pit stop (ben 3, come la Ferrari, rispetto ai due di Raikkonen), dopo aver ceduto la scena a Raikkonen ed ad Alonso, Vettel ha dovuto ripiegare sulla terza posizione, frutto anche di un piccolo errore di valutazione del box della Ferrari, che ha fermato Massa, quarto al traguardo, troppo tardi, relegandolo di fatto dietro al campione del mondo in carica.

E’ un po’ deludente partire in prima posizione e finire più dietro – commenta Vettel al termine della corsa – ma alla fine è stato un buon fine settimana per noi. Abbiamo fatto una buona corsa, ottenendo la pole position oltre al podio. Purtroppo eravamo un po’ troppo aggressivi sugli pneumatici e perdevamo anteriore e posteriore, mentre gli altri sono riusciti a fare un po’ meglio. Ci sono diverse aree dove possiamo migliorare, ma il risultato di oggi è giusto. Non abbiamo mai visto Kimi in pista, era troppo veloce, e Fernando ci ha saltati quando eravamo più vulnerabili; comunque possiamo essere soddisfatti del terzo posto.”

Deludente la gara di Mark Webber. L’australiano, ancora una volta di più, conferma le sue difficoltà alla partenza, restando praticamente immobile mentre gli altri lo sfilavano da tutte le parti e non convince al 100% la giustificazione (problemi alla telemetria, ndr). Poi si migliora nel corso della gara, scegliendo i tempi giusti per fermarsi al pit ed evitare il traffico. Alla fine l’australiano recupera una discreta sesta posizione, che, visto il rendimento di Lotus e Ferrari e delle difficoltà sul passo gara della sua Rb9, è tutto sommato un buon risultato.

Abbiamo avuto qualche difficoltà in griglia con la telemetria dal pit – racconta Webber – e ciò non ha permesso un corretto settaggio per la partenza. Inoltre abbiamo avuto anche un problema al Kers nella prima parte della gara. Non eravamo abbastanza veloci per lottare con chi ci precedeva ed ho avuto anche un problema al pit stop, e ciò mi ha messo dietro a Button. Abbiamo salvato qualche punto alla fine ma Melbourne è andata così ed è stato deludente non poter far meglio. Troppo difficile lottare con chi è riuscito a fare solo due soste…

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