Pagelle Gp Australia: tante emozioni a Melbourne!

Un podio stellare fa da cornice a uno strepitoso inizio 2013. Ben sei titoli mondiali per aprire alla grande una stagione che si preannuncia divertentissima.

podio-melbourne-2013Kimi Raikkonen 10 I suoi silenzi fuori dall’abitacolo sono direttamente proporzionali al fragore che la sua Lotus fa in pista, squarciando di soprassalto le legittime ambizioni di Red Bull e Ferrari. Il prode finnico è l’outsider perfetto. Carismatico, benvoluto, originale. E tremendamente forte quando la monoposto lo asseconda. Come nel 2007 – anno del suo mondiale – vince la gara iniziale, gestendola da campione. La dolcezza nel trattare le Pirelli ha sorpreso tutti. E allo stesso tempo li ha terrorizzati. Primo acuto stagionale, ventesimo in carriera. GUERRIERO SOLITARIO

Fernando Alonso 9 Lo sguardo imbronciato dell’inverno, la preparazione alle Canarie mentre l’amico De la Rosa sgobbava, le voci di corridoio; tante polemiche destabilizzanti spazzate via in cinquatotto giri, nei quali Fernando dimostra ancora una volta di essere il pilota che può fare la differenza. Il migliore per consistenza e lettura della gara. A quelli che erano preoccupati per la tenuta mentale di Nando dopo aver perso un titolo in quel modo, possiamo dire che Matador ha risposto salendo in cattedra salito spiegando la differenza tra un pilota bravo ma umorale e un campione determinato. Grinta e passo da vincente, con l’obbligo di perfezionare la qualifica. LEONE

Sebastian Vettel 8+ Nelle insolite qualifiche di domenica mattina fa piombare mezza griglia nello sconforto, mettendo un secondo netto tra se e la seconda fila. Roba impressionante che fa pensare al dominio del 2011. Qualcosa però in casa Red Bull va storto, la monoposto fulmine sul giro secco si ritrova nervosa e balbettante in gara, apparendo stranamente incostante per quanto riguarda il rendimento delle mescole. Strano, considerato che alla guida c’è il pilota che più di tutti negli ultimi anni ha saputo sfruttare le Pirelli. Seb chiude terzo, badando più a difendersi da Massa che ad attaccare Alonso. Il vento è cambiato? CORRUCCIATO

Felipe Massa 8 La vita è questione di scelte, figurarsi il risultato di una corsa di automobilismo. Non ci vuole un professore di economia per spiegare il concetto di scarsezza delle risorse. Il pit è uno, i piloti sono due. Nando entra, lui rimane fuori un po’ troppo. Alonso si invola verso un magnifico podio, Felipe si guadagna la sua medaglia di legno. Che “luccica” certo, ma genera anche qualche rimpianto nel paulista. Perchè dopotutto si era tenuto Fernando dietro in qualifica e anche nelle prime fasi di gara. Ma sarebbe da folli biasimare la decisione della Ferrari di “puntare” su Alonso. Felipe, comunque, c’è eccome. BRILLANTE

Lewis Hamilton 8,5 Voto alto perchè il debutto sulla Mercedes è a tratti emozionante. Terzo in qualifica, dove dimostra ancora una volta di essere un manico da paura, e quinto in gara. Dove, a modo suo, dà spettacolo in più di un duello, con tanto di staccatona da Indycar tirata al malcapitato Alonso. Perchè Lewis non molla mai. Nemmeno quando deve rivedere la sua strategia, improponibile, di due soste. E va be’ che la Mercedes è migliorata nella gestione delle gomme ma gli strateghi di Stoccarda volevano troppo. Ci pensa Hamilton a mettere le cose a posto. MAI DOMO

Mark Webber 6 Una delle cose che più ci mancava erano le sue partenze da ottuagenario stralunato. Il suo sport preferito è addormentarsi con la frizione in mano, nemmeno la leva fosse il suo orsetto di peluche. Quando scatti secondo e scivoli ottavo hai già toppato. Il sesto posto è il danno minore, anzi. Però non si può dai… SEMAFORO ROSSO RELATIVO

Adrian Sutil 8 Corri ragazzo corri, non voltarti indietro, non fermarti. E sogna finchè puoi. La Force India è la sorpresa di giornata, a conti fatti la quinta forza in campo e Sutil la nobilita, portandosi anche in testa al Gp. Frutto di un feeling particolare con le gomme medie, che fa urlare al miracolo. Fosse arrivata la pioggia si sarebbe giocato la vittoria. Invece il tedesco deve per forza montare le supersoft e scivola settimo, ma la sua rimane una grande gara. E dopo un anno di assenza dimostra di essere un pilota spesso troppo sottovalutato. SORPRESA

Paul di Resta 7,5 Batte in qualifica il collega di box Sutil e, sebbene in gara faccia meno scena, chiude comunque ottavo, completando l’ottima giornata della Force India. Una gara positiva per lo scozzese, che si toglie lo sfizio di vincere il derby della Gran Bretagna con Button.

Jenson Button 6- Jenson appunto, irriconscibile e fuori dai giochi che contano a causa di un’inguardabile MP4-28. Vettura difficile da settare, severa con le gomme, con poca trazione. JB fa quel che può ma non sembra crederci più di tanto. Almeno regola nel confronto interno l’esordiente Perez. SFIDUCIATO

Romain Grosjean 5,5 Dov’è il pilota “folle” ma al contempo veloce del 2012? La nuova stagione ci ha presentato un insolito Romain, meno spaccone e chiassoso ai microfoni ma anche meno esuberante. Nel bene e nel male. Non causa incidenti e mantiene una condotta di gara al 100% seria, ma non brilla, racimolando un punticino negli ultimi giri. CAMOMILLA

Sergio Perez 5 Difficilmente avrà un gran ricordo del suo debutto con la McLaren. Quindicesimo in qualifica, dove gli sbagliano a montare le gomme da asciutto anzitempo, e undicesimo in gara. Sufficientemente anonimo nel complesso, ma gode dell’attenuante di una vettura a dir poco deludente. DA RIVEDERE

Nico Rosberg 7 Meno incisivo in qualifica di Hamilton, perde il primo confronto diretto col nuovo compagno di squadra. In garà però, fino al ritiro per guai all’elettronica, era lì a giocarsela con gli altri, dimostrando di essere il solito osso duro sul long run. SFORTUNATO

Pastor Maldonado 4,5 La delusione del week-end; non solo per l’eliminazione a sorpresa in Q1 ma anche per la reazione, poco elegante, contro la squadra, rea di non aver portato in pista una vettura degna del suo “talento”. Calma Pastor, che poi scivoli su una buccia di banana e ti giri in mondovisione finendo la tua Australia nella ghiaia. Brutta figura. NERVOSISSIMO

Jean Eric Vergne 6 La Toro Rosso non sembra aver ancora fatto quel salto di qualità necessario per entrare stabilmente in zona punti, ma il francese lotta metro dopo metro con la Lotus di Grosjean e la McLaren di Perez per finire la sua Melbourne in top ten. Non ci riesce ma la gara resta comunque positiva.

Daniel Ricciardo 5,5 Più veloce di Vergne in qualifica, leggermente meno brillante in gara. Dice “ciao” alla compagnia per problemi tecnici agli scarichi.

Nico Hulkenberg 6 politico E che vuoi dirgli? Undicesimo in qualifica con la Sauber non è certo un disastro. Ma non prende parte alla gara per un guasto al sistema di alimentazione. Problema elettrico che gli impedisce di debuttare in Sauber.

Esteban Gutierrez 5 Il giovanotto messicano l’aveva detto, il suo obiettivo per le prime gare era quello di vedere la bandiera a scacchi. Magari in Sauber gli chiederanno di andarla a prendere con con una ventina di secondi di anticipo, visto che all’Albert Park l’esordiente Guti ha praticamente passeggiato. MEDIOMAN

Valtteri Bottas 5,5 Il ventitreenne venuto dalle steppe nordiche non entusiasma, colpa anche di una Williams non certo in forma smagliante. A differenza del compagno Maldonado, però, Valtteri non si incarta nella sabbia e non impreca contro il team. E’ già qualcosa.

Jules Bianchi 7 Voto di incoraggiamento e meritato, perchè Jules nonostante guidi una monoposto di “serie C” ha l’approccio giusto, di chi guarda avanti e non indietro. I distacchi rifilati ai diretti avversari, sia in qualifica che in gara, sono da urlo. Corresse così tutto l’anno si guadagnerebbe un sedile ben più nobile. Un debutto, relativamente, “esagerato”. BRAVO

Charles Pic 5 Balza alle cronache nostrane per la criptica battuta di Domenicali nel dopo gara. Per il resto perde il primo confronto con il rivale connazionale Jules Bianchi. Caterham contro Marussia, Francia contro Francia, è il derby salvezza che durerà tutta la stagione. KO

Max Chilton 5,5 Il ventunenne inglese finisce la gara penultimo, ma meglio non commentare l’impietoso confronto con Bianchi, che gli rifila un giro di pista.

Giedo Van der Garde 4,5 Ecco lui è uno di quelli destinato a fare da comparsa per tutta la stagione. Non che sia un brocco, in Gp2 qualche vittoria l’ha anche agguantata, ma è arrivato a ventott’anni in Caterham, e tant’è. OLANDESE (NON) VOLANTE

Gp Australia 8 Gara vivace, divertente, soprattutto incerta. Merito non solo delle gomme ma anche del livellamento delle forze in campo, con Lotus e Ferrari finalmente all’altezza della regina Red Bull. A regolamenti fermi il lavoro dei team ha pagato, e la sensazione è che assisteremo a un campionato tiratissimo. Nella terra dei canguri va in scena un primo atto da togliere il fiato, con due ex terribili ragazzi che regolano lo sfrontato dominatore dell’ultimo triennio.

Qualifiche e assetti estremi 3 Senza dilungarci in chilometriche chiacchiere sull’opportunità o meno di posticipare alla mattina di domenica il Q2 e il Q3, ci basta dire una cosa. Da appassionati sogniamo tutti, credo, di vedere delle monoposto e dei piloti che possono girare al limite anche sul bagnato, dimostrando le loro capacità. Che Senna sarebbe stato a Donnington nel 1993, oppure quale Schumacher avremmo visto a Barcellona nel 1996 con le F1 di oggi, che sono talmente estreme da sembrare delle saponette?

MVD Fernando Alonso Quest’anno in corrispondenza del nostro sondaggio di fine gara, citeremo anche il pilota che sceglierete Voi lettori come migliore in pista. “Most Valuable Driver”, insomma il vostro “uomo partita”. Per quanto riguarda il Gp di Australia avete votato in 526 e in 225 (43%) avete scelto Fernando Alonso. Il pilota spagnolo della Ferrari batte così di poco il finlandese Kimi Raikkonen, che becca il 42% dei consensi e 220 voti. Una volatona tra questi due amati campioni che non è andata in scena solo a Melbourne, ma anche su BlogF1!

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