Ferrari, il riscatto di Tombazis: “Crediamo al mondiale”

Il progettista greco, spesso criticato, è riuscito a sfornare una monoposto davvero competitiva. Disegnata su misura sul talento di Fernando Alonso. E il mondiale è un obiettivo dichiarato. “Ma dobbiamo migliorare in qualifica” avverte un ambizioso Tombazis.

tombazisCon gli ultimi anni passati sotto il fuoco incrociato di una critica severissima,  il progettista greco Nicholas Tombazis ha ormai le spalle abbastanza larghe per impugnare “la matita” quando deve sviluppare la sua Ferrari.

E non a caso, dopo un triennio di macchine quantomeno deludenti, questo 2013 ha riservato agli animi ferraristi una sorpresa tanto gradita quanto inaspettata: ovvero una monoposto finalmente competitiva dal primo giro del nuovo campionato. Una vettura efficace ed efficiente sin dalle prime prove libere australiane.

Bella questa F138, con la sua linea imponente e un equilibrio da far invida a un trapezista. Pulita in inserimento curva, pronta ad assecondare le gentili frustate del suo fantino Fernando Alonso, quest’ultimo finalmente sorridente quando entra in macchina e scopre una belva domabile e al suo servizio.

E allora, con onestà intelletuale, diamo a Cesare quel che è di Cesare, riconoscendo al vituperato Tombazis il merito di aver indovinato il progetto, di concerto con il direttore tecnito Pat Fry. Con un pull-rod anteriore che fa la differenza in inserimento curva e un sistema di scarichi finalmente all’altezza della concorrenza. Il tutto condito da un’esemplare gestione delle difficili mescole Pirelli.

Ma Tombazis è un ingegnere ambizioso, che coltiva il sogno di riuscire a battere il “solista” Newey, puntando tutto sulla sua organizzazione di squadra. “Perchè Newey è un genio, ma io sono allievo di Byrne, e credo nel lavoro di squadra”. Il greco non dimostra molta simpatia per il genialoide progettista della Red Bull.

E doppia sarebbe la goduria nel batterlo, dopo anni di batoste. Per questo l’asticella in casa Ferrari è ancora più alta. Guai ad accontentarsi.

Quest’anno siamo competitivi, ed è quello che volevamo. Ma dopo queste prime quattro gare il mio voto alla Rossa è solo un 6afferma Tombazis, che continua:

“Per prima cosa noi in qualifica non siamo ancora dove vogliamo essere. Siamo migliorati, certo, ma il nostro obiettivo resta quello di lottare per la pole position. In secondo luogo, nonostante la bellissima vittoria di Shanghai, abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, perdendo punti fondamentali. Resta però la convinzione di poter fare ottime cose, siamo certi che lotteremo per vincere le gare e il campionato”.

Una parola non poteva mancare sugli attesi sviluppi (fondo, scocca e alettoni) che la Ferrari porterà nell’inferno di Barça: “A Barcellona tutte le squadre porteranno pacchetti evolutivi. Noi non saremo da meno. Venerdì sarà una giornata fondamentale, perchè proveremo varie componenti nuove, sperando che la pista confermi i buoni responsi della galleria del vento”.

E che il vento della Spagna accompagni gli uomini in rosso a trionfare in una giornata, quella di domenica 12, che si preannuncia già campale in ottica mondiale.

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