Gp Spagna: la Red Bull limita i danni. Vettel 4°, Webber 5°

Sfumano i sogni di gloria per Vettel, che deve accontentarsi di un quarto posto dopo una gara in difesa. Il tedesco, comunque, mantiene la leadership in classifica generale. Webber chiude con una buona quinta posizione.

vettel-red-bull-2013-rb9Quando il gatto non c’è i topi ballano, ma quando il gatto c’è e si chiama Fernando Alonso e guida una Ferrari al top senza problemi di sorta, il topo è costretto a farsi da parte e lasciare la scena agli altri. E’ la storia di queste prime cinque gare del mondiale 2013: quando Alonso va “ko” Vettel riesce ad ottenere il massimo; ma quando Alonso e soprattutto la sua F138 sono in giornata, il tedeschino campione del mondo soffre, al pari della sua Red Bull con queste Pirelli.

E’ stato un weekend difficile quello della Red Bull. Nonostante le novità tecniche, la preoccupazione del team austriaco relativamente alle gomme ed ai consumi è rimasta alta e si è palesata con tutto il suo vigore in gara. Nelle qualifiche, per la seconda volta, abbiamo visto i meccanici della Red Bull lasciare le gomme più dure nelle termocoperte, in modo da dare ai piloti qualche giro in più la domenica. In realtà tale strategia è servita più a limitare i danni in gara, visto che, nonostante le gomme fresche, la RB9 ha accusato un consumo notevole, tanto che le prestazioni della monoposto di Newey, almeno per ora, sono indiscutibilmente inferiori a quelle della Ferrari e della Lotus.

Il quarto posto ottenuto da Sebastian Vettel, comunque, è ottimo e consente al tedesco di mantenere la prima posizione in classifica generale. Sebastian parte bene e prova a scavalcare subito le due Mercedes. Ci riesce con il solo Hamilton e si tira dietro Alonso, ma le velocità della Rb9 non gli consentono, neppure con il drs e la scia, di superare Rosberg. A metà gara sembra che la Red Bull voglia provare a fare un pit stop in meno rispetto alla Ferrari (che ne avrebbe fatti 4) ma tale strategia risulta impossibile, con le gomme di Vettel in crisi anzitempo.

Alla fine, come previsto, le Mercedes scompaiono dal mirino, ma sono Raikkonen e Massa a diventare avversari insormontabili. Non c’è altro da fare che accodarsi ed arrivare in fondo evitando guai imprevisti ed imprevedibili (vedi foratura di Alonso) in extremis. “Credo che possiamo essere contenti della quarta posizione – il commento di Seb. Le prime tre macchine erano un po’ più veloci di noi ed hanno fatto un lavoro migliore con le gomme rispetto a noi. Comunque credo che la nostra macchina sia sufficientemente veloce, ma dobbiamo fare qualcosa per migliorare il rendimento delle gomme e farle durare di più. Oggi tre piloti hanno fatto meglio di noi, quindi dobbiamo lavorare per raggiungerli. Dobbiamo lavorare non tanto sul passo della macchina, ma sul passo delle gomme“.

Gomme e consumi, quindi, sono i punti dolenti già individuati dal campione del mondo in carica nelle corse precedenti e non da ultimo al termine delle qualifiche di ieri. Però, pare che Sebastian abbia qualcosa da recriminare anche relativamente alla strategia scelta dal team: “Credo che abbiamo esitato troppo nel passare da una strategia a tre soste ad una a quattro – conclude il tedesco. Avremmo dovuto essere più risolutivi“.

Buona la gara di Mark Webber, che termina in quinta posizione dietro al compagno di squadra. La gara dell’australiano, in realtà, è più difficile di quella di Vettel; la sua partenza non è delle migliori e scivola in dodicesima posizione. Webber è il primo a cambiare le gomme (già al settimo giro), ma tale scelta gli vale parecchie posizioni. Naviga tra la sesta e la decima posizione fino a metà gara, ma nel finale la strategia, unitamente ad una condotta di gara cauta e un ritmo costante, gli consentono di terminare in quinta posizione.

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