Montecarlo inaugura la stagione della Nazionale Piloti

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Ogni anno tornare a giocare Montecarlo è sempre una bella emozione. Vuoi per l’atmosfera diversa, vuoi per lo scenario da favola, ma Montecarlo è una partita diversa dalle altre.

nazionale-piloti-montecarlo-2013E quest’anno ancora di più. Infatti l’evento 2013 è stato trasmesso in diretta esclusiva su SkySport 1 e in streaming su SKY.it. Una bella esperienza per la Nazionale Piloti, considerata la professionalità e l’interesse messo in campo da tutto il team Sky: il telecronista Carlo Vanzini ha fatto capolino negli spogliatoi qualche minuto prima “della partenza” a salutare tutti i piloti, il Presidente Mario Di Natale e rivolgere il suo in bocca al lupo alla squadra. Gli “inviati dal campo”, Antonio Boselli e Sarah Winkhaus, simpatici e professionisti allo stesso tempo.

Una bella e particolare novità è stata rappresentata da due inviati d’eccezione in mezzo al campo: Davide Valsecchi (campione in carica di Gp2, terzo pilota e inviato ai box Lotus) e Luca Filippi (inviato Sky Sport F1 HD e protagonista nel campionato GT Open). Entrambi sono scesi in campo con un particolare microfono e auricolare che hanno permesso loro di poter intervenire nella Diretta Sky direttamente dal campo, durante l’azione: è la Nazionale Piloti, ma molto più da vicino!

Da “dimenticare” invece il risultato finale della nostra squadra: 3-2 a favore dello Star Team MC. Per noi sono andati in rete Sergio Perez e Maro Engel. Ha vinto comunque lo sport: i fondi raccolti andranno in beneficenza alla “Princess Charlene of Monaco Foundation“, una fondazione che sostiene i giovani che sono dotati di un potenziale da campioni, ma che non hanno i mezzi sufficienti per intraprendere una carriera sportiva.

In questo contesto, non bisogna dimenticare che il volano della Nazionale Piloti sono i piloti stessi. Lontani dalle tensioni della pista, capita spesso di vederli seduti allo stesso tavolo, durante le cene post-partita, o trovarli a chiacchierare amorevolmente negli spogliatoi in attesa di entrare in campo. Soprattutto i ragazzi delle categorie erroneamente definite “minori”: li trovi lì a discutere di come e quando organizzare un party durante il loro periodo libero dalle corse.

Molto spesso i piloti sono giudicati come “irraggiungibili” e distaccati: niente di più falso! E questo è vero tanto per i “campioni del domani” e sia, e soprattutto, per i campioni di oggi, di coloro che si battono oggi per conquistare il tanto sognato titolo mondiale di Formula 1. Niente vieterebbe loro di arrivare in spogliatoio, cambiarsi e uscire senza stare lì a fare conversazione. Invece ognuno di loro – da Fernando Alonso a Michael Schumacher, passando per Sebastian Vettel e Felipe Massa – saluta tutti, uno per uno. Senza distinzioni tra chi conoscono di persona e chi no. Si sta tra amici, in un ambiente diverso dal solito.

Diffidate quindi da chi cerca di creare “odio sportivo” a tutti i costi e in tutte le situazioni perché, una volta tolto il casco, anche il più grande campione del mondo è una persona normale, con cui puoi parlare di tutto e di più, con grande disponibilità. Un modo genuino di fare squadra. Alla prossima!

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