Ecclestone ha vinto: niente tributo ad Hunt per Kimi

L’uscita in autunno del film “Rush” sulla F1 degli anni settanta è anche frutto di accordi tra la Fom e il regista americano Ron Howard. Accordi che impediranno all’incolpevole Raikkonen di sfoggiare il suo casco tribunto a un mito quale James Hunt.

f1-helmet-kimi-hunt-inline1Jean Eric Vergne della Toro Rosso si è salvato dalla censura, potrà girare felicemente con il suo bellissimo casco-tributo allo sfortunato e indimenticato pilota francese François Cevert.

Mentre il povero Kimi Raikkonen si è dovuto piegare alle logiche del dio denaro e ad inspiegabili esigenze da antitrust de noantri, roba che poteva inventarsi solo un manager attento al profitto qual è il boss della F1 Bernie Ecclestone.

Per chi non lo sapesse James Hunt, campione di F1 nel 1976, è il pilota del cuore di Raikkonen, a causa della somiglianza caratteriale tra i due. Kimi adora la F1 degli anni settanta perchè vera, nuda e cruda. Fatta di piloti che erano personaggi tanto veri da sembrare artefatti, maledettamente poetici, scorretti e poco inclini alla diplomazia.

Per il secondo anno consevutivo Raikkonen voleva correre a Monaco con un casco che ricordasse quel dongiovanni fenomeno di velocità. Ma sfortuna ha voluto che il compianto campione inglese sia il soggetto protagonista del nuovo film sulla Formula 1 girato da Ron Howard, che ha per oggetto proprio la sfida mondiale, e leggendaria, Hunt-Lauda del 1976.

Agli occhi sempre presenti di Bernie, quel casco raffigurante Hunt diventa una pubblicità non autorizzata al film “Rush“, una pubblicità gratis, che fuoriusciva dai limiti del gentlemen agreement con cui il capo della Fom e il regista Howard si sono accordati per la riproduzione di filamti e la spendita dei nomi sulla F1.

La F1 è business, è un grande affare, e Hunt da mito diventa “marchio”, non comprato e quindi non utilizzabile. Nemmeno da un ragazzo amato dal pubblico che voleva solo dedicare l’helmet al suo idolo. Vana l’opposizione di Kimi all’imposizione di Ecclestone. Come un deus ex machina è intervenuta la Lotus a imporre al proprio pilota una condotta in linea con gli accordi Fom.

Come scriveva il Poeta “Vuolsi così colà dove si puote, ciò che si vuole, e più non dimandar”.

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