Ad Hamilton il podio non basta più: “Devo vincere”

Il Campione del Mondo 2008 vuole pareggiare i conti con il compagno di box e mette nel mirino la prima vittoria con la Stella a tre punte.

mercedes-hamiltonNon c’è motivo per cui non possiamo provare ad ottenere qualche podio nel 2013, e se dovessimo riuscire anche a vincere, allora sorrideremo. Così Lewis Hamilton lo scorso dicembre commentava l’avvio della sua avventura in Mercedes, dopo aver compiuto una scelta forse azzardata ma che, al momento, sembra pagare. Se l’affaire Pirelli getta ombre e polemiche sui risultati Mercedes a Monaco e Montréal, la W04 è infatti in ogni caso una vettura che fino ad oggi ha dato più volte l’occasione ai suoi piloti di lottare per posizioni importanti – se non sempre in gara, quasi sempre in qualifica. E dopo aver ottenuto quattro prime file – di cui una pole position – e tre podi, le aspettative di Hamilton sono aumentate: scongiurato per ora il rischio di una stagione passata interamente nella lotta a metà griglia, i trofei del terzo classificato non gli bastano più.

“Mi accontento solo del meglio, e di vincere. Questo è stato un buon weekend, un weekend ok, ma non ho ancora vinto”. Così risponde Lewis ai microfoni dei giornalisti che gli chiedono il motivo del malumore manifestato per tutto il fine settimana canadese. Il confronto con un compagno di box che si sta sicuramente rivelando essere pane per i suoi denti è una componente della sua rinnovata voglia di vincere: Nico ha una vittoria. Quindi devo ottenere una vittoria commenta laconico.

In un periodo in cui era iniziata a piovere qualche critica al suo rendimento, confrontato con le tre pole consecutive e la vittoria monegasca di Rosberg, Lewis era arrivatoprobabilmente carico di speranze nel suo regno di Montréal, che aveva lasciato da vincitore 3 volte su 5 . E nonostante il Circuit Gilles Villeneuve gli abbia permesso ancora una volta di mostrare il suo talento, non è riuscito a fargli tornare il sorriso. La prima delusione era arrivata sabato, di fronte ad una pole position che Sebastian Vettel gli ha portato via per 87 millesimi. Non aver potuto sfidare il tedesco per la vittoria e perdere anche la seconda piazza nelle fasi finali ai danni di Alonso hanno fatto il resto. Anche se, ragionandoci con lucidità, Hamilton ammette che i risultati ottenuti fino ad ora sono più di quanto immaginasse prima dell’inizio della stagione: “Ci sono dei lati positivi in questo weekend, la squadra ora è terza in Classifica Costruttori e sono contento di aver conquistato questi punti perché stiamo facendo un lavoro nettamente migliore di quanto mi sarei mai aspettato. Quindi non posso affatto lamentarmi. Ma voglio vincere”.

Il passo gara delle Mercedes, seppur ancora inferiore a quello di Red Bull e Ferrari, è sembrato nettamente migliore di quello mostrato in Bahrain e in Spagna, ma Hamilton, che come ha detto più volte si interessa poco alle polemiche sui famigerati 1000 km di test Mercedes-Pirelli, è convinto che si tratti di una differenza dovuta alle caratteristiche del tracciato: “Credo che abbiamo fatto dei piccoli progressi, ma non che il problema sia risolto. Il circuito ha aiutato molto, e forse anche la mia tecnica di guida sta iniziando ad aiutare. Ma Silverstone sarà davvero una sfida per noi. Forse anche per questo il GP del Canada gli sembra quasi un’occasione sprecata, anche se è probabile che Hamilton domenica avrebbe potuto fare poco contro Sebastian Vettel, anche partendo dalla pole.

Il suo muso lungo in quel di Montréal, comunque, non è legato solo alla mancata pole, alla sete di vittorie, o ai problemi con i freni della W04, come conferma lo stesso Lewis: Il mio umore non è dovuto alla delusione. Ho solo un po’ di cose per la testa. Guai a parlare di un Hamilton in crisi, insomma. Anche se, ricordando il 2011, una dichiarazione del genere potrebbe essere tutt’altro che rassicurante.

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