Domenicali suona la carica: “Non molliamo la presa”

Un secondo posto carico di emozioni contrastanti. Felicità e soddisfazione per il recupero di Fernando Alonso, che termina una gara d’attacco firmando il suo novantesimo podio. Tanta amarezza e preoccupazione per le qualifiche, vero tallone d’Achille della Ferrari. Ma Domenicali avverte la RedBull: “Non molliamo Vettel”.

Stefano DomenicaliE’ dal 2010 che la Ferrari non riesce ad offrire a Fernando Alonso una vettura competitiva per una lotta stabile alla pole-position. Ed è da 2010 che la Ferrari si vede sfuggire quel titolo mondiale che tanto fa disperare l’asturiano e i tifosi della Rossa. A Montreal è andato in scena lo stesso identico copione delle ultime stagioni: Vettel in fuga e Alonso impigliato nel gruppone, attaccando e mordendo come il miglior samurai. Oltre ad un ritorno di competitività per la Red Bull, a complicare i piani di Maranello, ci sta pensando Sebastian Vettel, che sembra aver raggiunto una maturità da far pesare doppiamente i 36 punti di distacco tra i due rivali: il tedeschino infatti non lascia più un punto per strada. Insomma, con queste premesse, non c’è molto da stare allegri in casa Ferrari. Ma Stefano Domenicali avvisa Vettel e RedBull:

La pressione su Vettel non cala. Ovviamente sappiamo cosa vuol dire far partire Sebastian dalla prima posizione e senza nessun tipo di disturbo: impone il passo che vuole. Ma non dobbiamo farci prendere dall’emozione e dobbiamo essere razionali. Il mondiale non è finito e ieri Alonso ha fatto un’ulteriore grande gara, mostrando un ottimo passo gara nel finale, praticamente identico a quello di Sebastian.  Anche Rosberg ha dominato a Montecarlo, ma è stato inesistente qui in Canada, quindi calma”.

Il messaggio è quindi forte e chiaro: la Ferrari e Alonso non mollano la presa. Il problema qualifica però rimane di attualità, tanto che per Domenicali, la Ferrari sarebbe riuscita a lottare per la vittoria con una qualifica all’altezza:

“Se non miglioriamo queste benedette qualifiche, continueremo a fare troppa fatica in gara. Partendo indietro, non si può spingere durante i primi giri, dobbiamo capire come la gara va ad evolversi, rendendo tutto doppiamente difficile. E’ il nostro tallone d’Achille, dobbiamo assolutamente migliorarci e continuo a spronare i nostri ingegneri per farlo. Ma evidentemente il problema del sabato non è banale, altrimenti sarebbe già stato risolto. E’ il nostro obiettivo primario e sono sicuro che già dalle prossime gare qualcosa migliorerà”.

La qualifica rimane dunque il problema centrale per questa Ferrari F138, che però potrebbe già riscattarsi nel Gp di Silverstone. E Domenicali giustamente rinnova la fiducia ad un Fernando Alonso sempre più carico

Alonso ha fatto una gara straordinaria. Ha fatto dei sorpassi che da soli valevano il prezzo del biglietto. E’ stato un risultato molto importante per lui, che continua a premere Vettel. A Silverstone possiamo fare bene. Non dimentichiamo cosa è successo l’anno scorso per noi: grande qualifica e grande gara. Anche perché ha delle curve molto veloci che mettono subito in temperatura gli pneumatici e davvero potrebbe essere la chiave per un ottimo risultato. Prima della pausa estiva, dobbiamo cercare di recuperare più punti possibili da chi ci è davanti e stiamo lavorando in questa direzione”.

Insomma, un Domenicali diviso a metà. Si cerca di dare al gruppo grande calma e positività, ma senza dimenticare che la qualifica è davvero un problema da risolvere. E in tempi brevi. Perché, come abbiamo già detto, la RedBull e Vettel continuano a migliorarsi, e in Canada sembravano essere ritornati all’anno del dominio assoluto 2011. E da Silverstone in poi, i punti persi peseranno ancor più come macigni.

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