Gli zero punti McLaren a Montréal: galeotta fu la strategia

Tempo di mea culpa a Woking dopo i disastrosi piazzamenti del Gp del Canada: il Team Principal Martin Whitmarsh non ha dubbi che con una strategia di gomme più oculata si sarebbe potuta raggiungere la zona punti.

Martin Whitmarsh in the pit laneC’è da mettere in conto il fatto che durante le prove del venerdì pomeriggio Jenson Button non aveva praticamente potuto desumere nulla dal proprio “long run”, la simulazione di gara: dopo appena tre giri il pilota inglese si era dovuto fermare per un problema al cambio. Lui stesso aveva affermato: “E’ un peccato, perchè non siamo riusciti a raccogliere i dati che cercavamo”.

L’impossibilità di verificare il comportamento delle gomme medie sulla lunga distanza ha fatto perdere alla McLaren una buona opportunità: quella di sfruttare la strategia su una sola sosta scelta per Jenson Button. Il pilota inglese ha infatti montato nel primo stint di gara gomme supersoft, che dopo una ventina di giri hanno cominciato a calare verticalmente nelle prestazioni, annullando tutto il vantaggio accumulato sui diretti avversari. “Con il senno di poi, avremmo dovuto cominciare sulle medie, e avremmo dovuto spingere di più quando le abbiamo montate, perchè si sono rivelate molto più durevoli e assai più veloci di quello che avevamo previsto“, afferma Martin Whitmarsh. Basti guardare la gara condotta da Paul Di Resta, partito diciassettesimo e giunto settimo sul traguardo, partito proprio con le Prime.

Saremmo potuti andare a punti, ma non è andata così. Non abbiamo fatto bene i nostri piani. Ma certamente non eravamo abbastanza veloci per essere al passo dei primi“, continua il Team Principal McLaren. “Quello trascorso è stato uno di quei weekend in cui, al di là della vettura non abbastanza veloce, niente va come deve“.

Con l’undicesimo e il dodicesimo posto di Sergio Perez e Jenson Button a Montréal, la McLaren interrompe la sua scia positiva di 64 granpremi consecutivi a punti. Ma non è poi questa la ragione di maggiore insoddisfazione. “Qualcuno una volta mi ha detto che alla fine non ti ricorderai dei tempi più bui. Ovviamente è triste che il nostro record di gare consecutive a punti sia giunto al termine, ma non è questo che ci preoccupa.  Se ci sentiamo frustrati, è perchè non abbiamo fatto un buon lavoro“, conclude Whitmarsh.

 

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