Testgate, anche Ecclestone punta il dito contro la Mercedes

Per il patron della F1, la Stella a tre punte “avrebbe dovuto sapere cosa poteva fare o meno”. E smentisce voci di un immediato interesse della Michelin: “Io non ne so nulla”.

ecclestone-brawnMancava solo la sua opinione: dopo aver precedentemente glissato, Bernie Ecclestone ha lasciato alcune dichiarazioni al giornalista britannico Adam Cooper sull’argomento che sta scuotendo la F1. “Aspettate fino all’udienza. Il Tribunale sa tutto quello che c’è da sapere” afferma all’inizio, prima di lasciarsi andare a qualche commento.

Se mi offri merce rubata, sta a me decidere se voglio accettarla o meno. Non sono gli altri a dirmi cosa devo fare, dovrei saperlo da solo” dice Ecclestone, schierandosi quindi contro la Stella a tre punte: il fatto che abbia semplicemente risposto ad una richiesta Pirelli non rappresenterebbe una giustificazione.

Per molti appassionati tutta la vicenda è sembrata ancora più assurda considerando la recente votazione contraria della maggior parte delle squadre al ritorno dei test durante la stagione, e infatti non è insensato pensare che il testgate abbia contribuito al cambio di rotta in vista del 2014). Lo stesso Paul Hembery si era più volte lamentato fin dai test di Jerez di aver potuto mettere alla prova le PZero sulle vetture solamente a un mese dall’inizio del Campionato e in condizioni differenti da quelle incontrate la maggior parte delle volte in gara. Bernie Ecclestone ritiene che quanto accaduto sia proprio frutto del divieto di test. Il che, a suo dire, scagionerebbe la Pirelli: “Loro stavano facendo la cosa giusta, ovviamente. Se ci fossero stati test appropriati, come dovrebbe essere, non sarebbero in questa situazione. Questo problema nasce dall’assenza di test seri. La gente si è lamentata e l’unica cosa ovvia era risolvere la questione provando le gomme, e hanno chiesto di farlo”.

Si potrebbe obiettare che la stessa cosa vale per la Mercedes: la squadra aveva da tempo problemi di utilizzo delle mescole in gara ed essendo vietati i test questa era l’unica maniera in cui poteva tentare di risolverli. Insomma, sempre stando al paragone di Ecclestone, se è illegale accettare merce rubata sicuramente lo è anche il tentare di venderla. Ma benché le dichiarazioni del presidente della FOM possano sembrare a doppio senso, alla precisa domanda su se ritenga che la Pirelli abbia fatto qualcosa di sbagliato, lui risponde “No, niente affatto”.

Nonostante le voci di corridoio sull’interesse di Jean Todt per la Michelin, inoltre, Mr. E afferma di non sapere niente circa una possibile sostituzione del fornitore italiano: “Non ne ho la più pallida idea, non ho parlato con nessuno. Abbiamo un contratto a lungo termine con la Pirelli, così come la FIA. E credo che lo abbiano anche la maggior parte delle squadre – credo che abbiano firmato con tutte le squadre con cui era importante firmare”. Un’ulteriore conferma della fiducia alla P lunga, insomma, dopo la difesa arrivata in settimana da parte della Red Bull.

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