Infinity Racing: “In 12 mesi, Lotus sarà il team numero 1”

Intervista a Mansoor Ijaz, leader del gruppo d’investimento Infinity Racing, da ieri co-proprietario del Team Lotus F1.

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Mansoor-IjazLa Lotus ha annunciato ieri la cessione del 35% delle proprie azioni ad un consorzio di investitori riunito sotto il nome di Infinity Racing. Un Gruppo Finanziario multinazionale, con sede ad Abu Dhabi.

Tra gli investitori spicca anche Mansoor Ijaz, un banchiere statunitense esperto di Media, fondatore e presidente della Crescent Investment Management, con sede a New York. Nel corso dell’intervista, Ijaz delinea la sua visione della Formula 1 e annuncia, senza mezzi termini, che il Team Lotus diventerà la squadra numero uno nei prossimi 12 mesi.

Perché avete scelto la la Formula 1?
“A mio avviso, la Formula 1 rappresenta l’apice dello sport, perché c’è tutto: tecnologia, sport vero, lavoro di squadra. C’è un coordinamento incredibile e tutti hanno un ruolo definito da svolgere. Il pilota fa la propria parte, così come fanno la loro i meccanici durante i pit-stop. Ed è così anche per le persone che gestiscono ogni aspetto extra della pista, come la gestione della squadra e delle sponsorizzazioni.

E, dunque, perché la Lotus?
“Abbiamo trovato in Eric Lux e Gerard Lopez un modo di pensare molto simile al nostro. Ci piace la loro etica professionale, il modo in cui devono operare le imprese, ma anche il modo in cui trattano le persone. Un elemento fondamentale, prima di decidere di investire su di loro, è stato visitare la factory di Enstone e capire come le persone lavorano insieme. Io sono un uomo di campagna, sono stato educato e cresciuto in una fattoria della Virginia, dove nel bel mezzo dell’inverno ci sono due metri di neve a terra e solo con il lavoro di squadra si può sopravvivere. Dal mio punto di vista, non ho mai visto quel tipo di lavoro di squadra da nessuna altra parte, se non da loro”.

Cosa cambierà con l’arrivo di Infinity Racing Partner?
“Non voglio entrare nei dettagli oggi, perché voglio mantenere l’effetto sorpresa in termini di quello che andremo a fare per vincere il campionato, ma noi abbiamo enormi capacità tecnologiche. Stiamo lavorando per rendere la Lotus la squadra numero uno per quanto riguarda le sponsorizzazioni e lo faremo entro il prossimo anno. Questo è semplicemente il risultato della mia rete in tutto il mondo: le persone che conosco si fidano di me e crediamo in quello che stiamo facendo”.

Diceva di aver visitato la factory e aver viaggiato con la squadra. Da quanto tempo state lavorando per entrare in F1?
“Circa due anni. Abbiamo guardato anche altre squadre, prima di decidere di investire sulla Lotus. Non voglio dire quali, però. Voglio invece concentrarmi sul team inglese, perché è stato proprio il loro spirito di squadra a convincerci che questa era la scelta giusta. I vertici del team hanno fatto un lavoro incredibile per portare armonia in una squadra che aveva avuto un terremoto al proprio interno qualche anno prima”.

L’operazione di mercato tra Lotus e Infinity Racing Partners è comunque di ampio respiro e andrà ad interessare sia il compatto corse, sia quello dei nuovi investitori. Qual è l’obiettivo della collaborazione?
“Prima di tutto, fare profitto. Cosa c’è di male? Naturalmente vogliamo guadagnarci, anche se non è l’obiettivo primario. L’anno prossimo avremo un cambiamento sostanziale in F1 e ci saranno un sacco di opportunità per realizzare una monoposto superiore alle altre dal punto di vista tecnico”.

Riuscirete dunque a sanare i bilanci e magari convincere Raikkonen a rimanere?
“A mio avviso, Kimi è il miglior pilota in Formula 1. Abbiamo davvero dei grandi piloti, supportati da un team fantastico. Adesso è solo questione di fare la differenza e andare avanti. Sponsorizzare la Lotus sarà interessante per tutti e questo è un fattore importante. Questo sport costa tanti soldi, perché coinvolge cervelli eccellenti, grande tecnologia, infrastrutture all’avanguardia e bisogna essere estremamente dinamici per adattarsi ed evolvere insieme alle nuove esigenze dello sport”.

Dunque, 1 anno per essere i migliori?
“Assolutamente. Lo dico semplicemente, categoricamente. Noi saremo i numero uno in 12 mesi”.

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