Alonso e Raikkonen, Silverstone un’occasione persa?

La scelta dei due top driver di saltare i test di Silverstone ha diviso gli appassionati, e intanto Vettel non rinuncia a girare con la Red Bull.

alonso-raikkonen-australia-podioIl primo e il secondo della classifica generale; loro che seguono a debita distanza il battistrada Vettel. E sognano, tra mille difficoltà, di battere l’armata Red Bull. Ma se hanno l’occasione di allenarsi, decidono di non farlo.

In principio fu Fernando Alonso a scuotere la Ferrari con la secca dichiarazione: “Farei a meno di questi test di Silverstone riservati alle gomme”.

 L’asturiano poi ritrattò parzialmente, pensando che nei test si potesse lavorare liberamente sulla macchina. Ma dopo l’ultimo veto della Fia, Fernando ha rinunciato definitivamente al suo giorno di prova.

Assente a Silverstone, ma impegnato lunedì al simulatore. Alonso non è stato però l’unico big “ribelle”, seguito a ruota da un altro campione amato ed esperto, Kimi Raikkonen appunto.

“Se questi in questi test non si possono provare più cose sulla monoposto, tanto vale che me ne sto a casa”. Laconico e schietto il finlandese, che ha rinunciato anch’egli ai test inglesi riservati allo sviluppo delle Pirelli.

E così i Km in macchina vengono centellinati. Quando grandi piloti del recente passato (pensiamo ai vari Hakkinen e Schumacher per non andare troppo indietro) avrebbero fatto carte false per il semplice gusto di guidare. Altra epoca, e vien da pensare che il divieto delle prove private abbia finito per imborghesire questi gladiatori ben remunerati.

Alonso e Raikkonen hanno mandato i loro scudieri (seconde guida più tester sia per Ferrari che Lotus) a fare il lavoro sporco, dando appuntamento alle loro monoposto direttamente a Budapest. Sebastian no, il tedeschino è meticolosamente attaccato al suo lavoro e, nonostante fosse l’unico a poterselo davvero permettere, è lì a Silverstone a sgobbare a fianco ai giovanotti.

Peccato allora, perchè sorge forte il dubbio che Kimi e Fernando abbiano perso una bella chance di farsi vedere, di mettere un po’ di fiato sul collo a Vettel, per fargli capire che ogni metro percorso è fondamentale, che loro ci sono sempre e comunque. Un po’ più di fame insomma, l’avremmo apprezzata eccome.

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