F1 Story | Quando ai test per i giovani si scoprivano talenti

1983: Ayrton Senna Da Silva ha, per la prima volta nella sua carriera, la possibilità di avvicinarsi ad una Formula 1, conquistando il cuore degli addetti ai lavori, ancor prima di quello dei tifosi.

senn-will-doni-1983-886x601I recenti Young Driver Test, tenutisi sul circuito di Silverstone la scorsa settimana, hanno consentito ai giovani collaudatori delle varie scuderie di mostrare le loro capacità al volante di una vera monoposto di F1 e non solo alla guida di un asettico simulatore.

Tale occasione ha riportato alla memoria quanto accaduto proprio 30 anni fa, per l’esattezza il 19 luglio 1983, quando sul corto e tecnico circuito di Donington Park, fece il suo esordio al volante di una monoposto della massima formula un giovane e promettente pilota brasiliano, Ayrton Senna da Silva.

L’occasione fu propiziata da Frank Williams che mise a disposizione di Ayrton la Fw-08 motorizzata Cosworth con cui Keke Rosberg aveva vinto il Gp di Montecarlo pochi mesi prima.

Ayrton non sentì l’emozione del momento, o quantomeno riuscì a nasconderla molto bene, compiendo 83 giri con un best lap in 1.00.82 che gli strappò il sorriso. Questo tempo dimostrò infatti a tutti gli osservatori, ed allo stesso pilota brasiliano, che l’astro nascente del motorsport paulista era perfettamente in grado di competere con i migliori piloti del mondo.

Fu lo stesso Williams che lodò la prestazione di Senna affermando “Mi ha sorpreso soprattutto il fatto che abbia trovato la sua andatura così velocemente, raggiungendo in pochissimo tempo una velocità competitiva. Non mi sembrava che fosse in difficoltà. Ripeté il giro svariate volte, senza mai scomporsi ogni qualvolta stabiliva tempi sempre migliori, anche se era molto scomodo nella vettura, con il sedile preparato per Laffite, che è più basso di lui. Non aveva mai guidato niente di così veloce, ma nessuno se ne sarebbe accorto“, aggiungendo inoltre: “Considero questo test semplicemente come un investimento a lungo termine. Non è possibile averlo in squadra con noi l’anno prossimo, a causa della nostra situazione attuale. Credo che Bernie Ecclestone gli farà un’offerta per la prossima stagione. Ayrton è venuto a parlare con noi tempo fa, chiedendoci dei pareri, perché tutti gli offrivano contratti per 400 anni… come accade sempre. Io gli dissi che non potevo consigliarlo ma che, se gli fosse stato di qualche aiuto sapere cosa fosse veramente correre in F1, avrebbe potuto guidare una delle nostre vetture tutte le volte che voleva. No, non era un gesto filantropico. Speravo che in futuro si sarebbe ricordato di come l’avevo trattato correttamente“.

Il test con la Williams non fu un episodio isolato. Nell’ottobre dello stesso anno, il pilota brasiliano fu invitato dalla McLaren, sul circuito di Silverstone, a testare la MP4 avendo vinto il campionato britannico di Formula 3.

In quella occasione, furono testati anche il secondo ed il terzo classificato, ovvero Martin Brundle e Stefan Bellof.

La scuderia di Ron Dennis mise a disposizione due vetture, una dotata di motore Cosworth DFY e l’altra con il propulsore DFV.

Le condizioni meteo non erano ottimali, ma nonostante ciò Senna fece registrare un tempo di 1.13.9, ovvero più veloce dell’allora pima guida McLaren Niki Lauda, prima di essere costretto ad arrestare la vettura a bordo pista a causa di un guasto al propulsore.

Anche le dichiarazioni di Dennis furono entusiastiche “Avevano tutti un atteggiamento maturo e ovviamente i loro tempi erano buoni: si sarebbero qualificati per il GP, il che è eccezionale. Ma il tempo di Da Silva era particolarmente impressionante per via delle condizioni meteorologiche avverse. Ovviamente aveva il vantaggio di essere l’unico ad aver già guidato una vettura di F1“.

Anche in McLaren, tuttavia, il sedile da titolare era già occupato per la stagione 1984, così, due settimane più tardi, Ayrton Senna da Silva, si trovò al volante della Toleman sempre sul circuito di Silverstone.

La prima esperienza del brasiliano al volante di una vettura dotata di motore turbocompresso fu, tanto per cambiare, eccezionale. Alla guida della TG183, Senna girò in 1.15.54, addirittura un secondo più veloce del titolare Warwick, e il responsabile tecnico della scuderia Rory Byrne esclamò “This is the man!“.

Non pago di aver già provato tre diverse vetture, Senna fu invitato dall’allora patron della Brabham, Bernie Ecclestone, a provare la BT52B dotata di propulsore turbo BMW, ma il test non fu così fortunato.Senna, infatti, perse il controllo della monoposto nel corso del suo giro veloce e riuscì ad ottenere un tempo di due secondi più alto rispetto a quello fatto segnare da Nelson Piquet, all’epoca prima guida della squadra.

Anche le porte della Brabham, tuttavia, rimasero chiuse per il giovane talento brasiliano. Piquet infatti non voleva in squadra un giovane talento potenzialmente pericoloso per la sua carriera in ascesa, e lo sponsor principale del team, Parmalat, voleva un pilota italiano in squdra.

Il mix di questi due fattori fece si che Ayrton, per il suo esordio nella stagione 1984, scelse la Toleman firmando un contratto triennale con una clausola liberatoria in caso di chiamata da parte di un top team.

Ciò che riuscì a realizzare quel talento brasiliano fa ormai parte dei libri di storia, ma i test del 1983 meritano di essere altrettanto citati perchè furono l’inizio della leggenda di “Magic”.

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