La FIA propone pit-stop con durata minima obbligatoria

La FIA continua a ricercare provvedimenti per aumentare la sicurezza in pit-lane.

redbull-pit-stopDopo la riduzione dei limiti di velocità in corsia box, la FIA sta ancora analizzando la questione “sicurezza in pit-lane”, per limitare il rischio del ripetersi di incidenti come quello occorso al cameraman FOM colpito da uno pneumatico al Nurbrgring.

Nella riunione con le squadre di questo pomeriggio, infatti, la Federazione proporrà alcune modifiche, tra cui l’introduzione di un tempo minimo di durata dei pit-stop. Non è ancora noto quale potrebbe essere questo tempo, ma chiaramente limiterebbe quella ricerca del cambio gomme perfetto che si è scatenata dall’abolizione del rifornimento durante la corsa. Per la Federazione insomma la fretta sarebbe una cattiva consigliera, e ritiene che dando ai meccanici più tempo per effettuare il cambio gomme si ridurrebbe la probabilità di incappare in errori, potenzialmente gravi, nel frenetico tentativo di rimandare il proprio pilota in pista il prima possibile.

Una proposta che probabilmente non verrà accolta immediatamente in maniera entusiastica, dato che di fatto andrebbe ad eliminare o limitare quello che, dal 2010, è stato uno degli elementi più importanti della competizione tra squadre durante la gara. E peraltro c’è chi ritiene che rischierebbe non essere un intervento così significativo, considerando che prima del 2010 i pit-stop non sono certo stati privi di errori o incidenti, pur durando ben più di tre secondi.

Altre proposte della FIA sono un’ulteriore giro di vite sul numero di membri delle squadre ammesse in pit-lane durante prove libere e qualifiche ed un chiarimento sull’obbligo dei caschi. Per quanto riguarda l’accesso dei media, sarà disponibile per 25 tra giornalisti e fotografi a sessione. I reporter ammessi dovranno indossare un giubbotto fornito dalla Federazione e restituirlo al termine di ogni sessione, pena addirittura la “squalifica” dalla pit-lane per tutto il prosieguo della stagione.

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