Raikkonen: “Secondo non mi basta. Vogliamo di più”

Kimi Raikkonen, a poche ore dal secondo posto conquistato sul circuito dell’Hungaroring, rilancia la sfida a Sebastian Vettel per il titolo mondiale piloti e chiede alla Lotus ulteriori sforzi per competere sino al termine della stagione con la Red Bull del tedesco

raikkonen coreaReduce da un secondo posto conquistato e difeso con decisione, Kimi Raikkonen è riuscito a ridurre (seppur di pochi punti) il distacco che lo separa dal primo posto nella classifica generale piloti 2013. All’Hungaroring le Lotus E21 hanno dimostrato di essere le vetture più performanti del “Circus” iridato assieme alla Mercedes di Hamilton ma il finlandese non riesce ancora a sorridere, nonostante abbia sorpassato Alonso nella graduatoria dedicata ai drivers.

Raikkonen, campione del mondo 2007, vorrebbe bissare il titolo già conquistato e parte del potenziale sinora espresso dalla monoposto progettata da James Allison lo ha convinto a provarci sino alla fine. “Ovviamente io spero sempre di riuscire a fare di più, così come spera di fare sempre meglio il team ha esordito l’ex McLaren e Ferrari.

Penso che il team abbia fatto passi avanti, di sicuro, e sono contento di come la vettura si sia adattata agli nuovi pneumatici che hanno debuttato qui“. Il problema principale delle monoposto prodotte a Enstone, così come succede alla Ferrari, sembra essere la qualifica. Le E21 non riescono a sfruttare al meglio gli pneumatici sin dal primo giro e proprio per questo, partire sì in Top Ten ma nella seconda porzione di essa, risulta essere un limite evidente per le gare di Raikkonen e Grosjean: “La macchina è ottima, ma partire da posizioni pessime ogni Gran Premio influisce sui nostri risultati in gara, soprattutto quando corriamo in circuiti simili a Montecarlo quale l’Hungaroring. Siamo contenti di quanto stiamo facendo, abbiamo terminato molti Gran Premi sul podio in questo 2013, ma questo non basterà per lottare per il mondiale in questa stagione“.

Stando alle parole di Raikkonen, si può intuire quanto il trentaquattrenne miri in cuor suo al secondo titolo della carriera: “In Ungheria abbiamo colto il massimo risultato possibile, ma non basta. Dovremo lavorare di più per cercare di finire quasi sempre davanti a Vettel. In tal modo potremo dire la nostra sino alla fine della stagione, poi vedremo cosa succederà“.

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