Michelin ripensa alla F1, ma Hembery minimizza

La casa costruttrice transalpina sarebbe interessata a rientrare in F1 sin dalla prossima stagione e tra pochi giorni dovrebbe emettere un comunicato a riguardo. Paul Hembery minimizza: “abbiamo un contratto con i team come unico fornitore di gomme”

michelin-f1La Michelin, stando alle ultime indiscrezioni, sarebbe intenzionata a fare il proprio ritorno in Formula Uno già dalla prossima stagione. Tra qualche giorno, infatti, dovrebbe essere emesso un comunicato ufficiale che renderà nota la volontà della casa costruttrice transalpina.

Il contratto triennale sotto scritto dalla Pirelli nel 2010 è in scadenza e non è ancora stato rinnovato. Proprio per questo motivo i vertici della Michelin starebbero vagliano l’opportunità di partecipare al bando di concorso imposto dalla FIA. Stando alle dichiarazioni di Hembery rilasciateci il giorno della presentazione degli pneumatici 2013 in viale Sarca, a Milano, la Pirelli avrebbe voluto firmare un altro triennale entra giugno, ma proprio in quel mese si sono verificati problemi inattesi, che hanno rimandato ogni decisione sul prossimo futuro.

La modifica degli pneumatici 2013, avvenuta dopo i problemi rivelatisi nei primi GP della stagione, hanno posto l’attenzione sulle gomme e non sul contratto in via di scadenza. Michelin potrebbe così inserirsi per tentare il rientro nel Circus iridato dopo l’uscita datata 2006, quando rimase solo la Bridgestone come fornitore unico di gomme.

Se in Francia sembrano decisi a tentare almeno un’azione di disturbo nel rinnovo del contratto tra Pirelli e FIA, a Milano sembra esserci apparente tranquillità. Paul Hembery, responsabile della sezione Motorsport di Pirelli, ha minimizzato le intenzioni della Michelin, facendo valere un contratto ancora in essere (seppur in scadenza) e la volontà dell’impresa italiana di rinnovarlo, proseguendo come fornitore unico di gomme in F1.

Abbiamo un contratto con le squadre e le regole in essere non consentono la concorrenza tra i produttori di pneumatici“, ha sentenziato Hembery. “Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e se le regole cambieranno saremo pronti a parlarne“.

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