Gp Belgio: l’analisi tecnica del weekend di Spa

Lo storico circuito di Spa-Francorchamps ha richiesto soluzioni aerodinamiche specifiche per trarre il massimo dalle vetture. Vediamo nel dettaglio come hanno lavorato le varie squadre.

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Spa-Francorchamps: storia, passione, velocità, coraggio. Sono tantissime le parole chiave di questo storico Gran Premio, che ogni anno riesce a regalare emozioni fortissime, riuscendo sempre a contraddistinguersi rispetto a tutte le altre gare del Campionato. Probabilmente è una delle poche piste rimaste che “profuma ancora di Formula 1”, quella vera, anche dal punto di vista tecnico, visto che le curve e gli allunghi delle Ardenne richiedono da sempre un set-up particolare, volto al miglior compromesso tra tratti velocissimi e settori decisamente guidati.

Lo sa bene Adrian Newey, che questo weekend ha dotato la sua Red Bull Rb9 di numerose novità, alcune delle quali saranno certamente utilizzate sul circuito di Monza per il Gp di Italia. La prima riguarda il leit motiv del fine settimana belga, ossia l’ala posteriore da basso carico, adottata praticamente da tutte le squadre. La Red Bull ne ha portata una davvero “minima” (FOTO), quasi piatta, che quasi scompariva quando i piloti aprivano il DRS, a dimostrazione che il carico generato dal resto della vettura (fondo e diffusore in particolare) è davvero elevatissimo. Tuttavia, probabilmente a causa della pista scivolosa e del pericolo pioggia, questa soluzione ha subito delle modifiche; nello specifico, è stato sostituito il flap del DRS con uno dotato di un nolder più grande e lievemente diverso nella forma (FOTO), ed è stata cambiata la paratia, in versione a tre slot nella parte alta rispetto a quella totalmente priva di feritoie utilizzata nelle prove libere (FOTO). Nelle immagini precedenti, inoltre, si nota una differenza anche nella carenatura del dispositivo del DRS.

Il posteriore della vettura, però, nascondeva un’altra novità interessante: un nuovo diffusore (FOTO). Anche per Spa, come in Ungheria, Newey ha ideato un nuovo diffusore, questa volta molto simile a quello della Mercedes (FOTO), volto ad una maggiore interazione tra gas caldi e profili. Questo elemento, però, non è stato utilizzato per le qualifiche e la gara, non si sa se perché danneggiato dall’esplosione della gomma di Vettel (Webber ne montava un altro) o per mancanza di prestazione, e gli è stata preferita la versione precedente.

Tante novità anche all’anteriore, con un musetto completamente nuovo (FOTO), più schiacciato ed alto, ed un’ala modificata nell’upper flap (a tre elementi) e nei flap, tagliati nella parte terminale (FOTO). Tuttavia anche quest’ala non è stata utilizzata; sia Vettel che Webber hanno utilizzato l’upper flap bi-plano e il flap dell’ala non tagliato. Interessante anche il disco freno, nuovamente in versione Silverstone (FOTO).

mclaren spaAltra squadra molto attiva (finalmente!) è stata la McLaren, che ha portato molte novità aerodinamiche, a cominciare dall’ala posteriore a basso carico (FOTO), una vera novità per la Mp4-28, solitamente dotata di un alettone abbastanza “carico”. In realtà è l’intero alettone posteriore ad essere nuovo, sia nel profilo di supporto che nella paratia (FOTO), dotata, oltre che di un maggior numero di deviatori “a rastrello” nella parte bassa, anche di sole 4 feritoie nella parte alta.

All’anteriore il team di Woking conferma le novità introdotte negli ultimi Gp, con il muso dotato di piloni allungati (FOTO), deviatori sotto scocca a tre elementi (FOTO) e nuova configurazione delle pinne sulle pance (FOTO). Piccole modifiche anche al fondo piatto, dotato di una deriva verticale di nuova fattura nei pressi delle gomme posteriori, volta a migliorare la canalizzazione dei gas di scarico lungo i bordi del diffusore (FOTO).

ferrari spaAnche la Ferrari si è data da fare nel corso del weekend, lavorando moltissimo sul confronto delle varie soluzioni disponibili. Gli ingegneri avevano dotato la F138 di un nuovo alettone posteriore da basso carico, inizialmente privo di nolder sul bordo di uscita (FOTO) e con due sole feritoie sulla paratia (FOTO). Successivamente gli uomini di Maranello hanno dovuto fare i conti con la mancanza di carico sufficiente al posteriore (comunque dovuta anche alla pioggia), dapprima dotando la suddetta ala di nolder (FOTO), e poi sostituendola completamente con l’ala utilizzata a Silverstone (FOTO), tra l’altro dotata di paratia con 5 slot (FOTO). Diverso anche il beam wing, dapprima incurvato (FOTO) e poi in versione dritta (FOTO).

Quanto all’anteriore, sia Alonso che Massa hanno utilizzato un’ala dotata di un secondo flap più piccolo (FOTO), mentre nel sottoscocca è stato utilizzato il deviatore a due elementi e mezzo (FOTO). Interessante il nuovo cestello freno (FOTO), accoppiato ad un disco, come la RB9, in versione Silverstone (FOTO). Nessuna modifica al diffusore ed al fondo per la F138, dotata come al solito della soluzione con doppio Gurney-flap arrotondato già utilizzata dall’inizio della stagione (FOTO).

lotus-drdLa Lotus si è presentata a Spa con la voglia di confermare Raikkonen come principale avversario di Vettel in campionato, approfittando magari dell’arma extra del DRD. La possibilità di utilizzare un’ala più carica (con maggiori vantaggi in curva) da scaricare in velocità grazie al DRD (per recuperare velocità), infatti, avrebbe potuto rivelarsi davvero l’arma in più della Lotus. Purtroppo la soluzione, anche stavolta, non ha soddisfatto gli ingegneri, che alla fine hanno preferito utilizzare, come gli altri, un’ala posteriore più scarica (la stessa di Montreal), accoppiata ad una paratia a 4 slot anziché 3.

Lotus che comunque non si è fatta mancare qualche novità, con una configurazione aerodinamica totalmente nuova dei deviatori ai lati del cockpit (FOTO). Quanto al famoso “passo lungo”, sapevamo che la Lotus avrebbe rimandato tale versione a Monza, ma nel corso delle free practice Valsecchi ha confermato che qualcosa stavano comunque provando. Probabilmente gli ingegneri hanno provato un passo leggermente più lungo modificando la geometria delle sospensioni, per valutare i primi effetti di questa soluzione.

lewis-hamilton-spa-mercedesQuesta volta la Mercedes ha limitato le innovazioni al solo alettone posteriore, dotato di un profilo più scarico e dal disegno inedito rispetto alla concorrenza (FOTO), accoppiato ad una paratia con soli 3 slot. Soluzione che, come la Ferrari, è stata confrontata con le altre opzioni disponibili, con Rosberg che ha provato una versione “ibrida” a metà tra quella scarica e quella da maggior carico. All’anteriore ritroviamo un’ala precedente a quella utilizzata in Ungheria, con i flap congiunti (FOTO), ed il muso senza bulbo inferiore (FOTO). Non abbiano novità sui cerchi “refrigeranti”, ma è ipotizzabile che quella vista in Ungheria sia stata una versione sperimentale.

Anche le altre squadre hanno dotato le vetture di ali più scariche, in particolare al posteriore (Williams, Caterham, Force India). Non tutte hanno funzionato, come quella della Toro Rosso (FOTO), che alla fine ha utilizzato un’ala più carica (FOTO). Sulla STR8, inoltre, sono ricomparse le termocamere sull’ala anteriore per tenere sotto controllo le temperature delle gomme anteriori (FOTO). Ala che, inoltre, è stata leggermente modificata nel flap, ora svergolato verso l’alto nella parte terminale (FOTO).

Esperimento non riuscito, infine, per la Sauber, che ha dapprima sperimentato la sua versione del DRD con un’ala a cucchiaio (FOTO), per poi smontare il dispositivo e montare una più congeniale ala da basso carico come tutti gli altri (FOTO). Da segnalare un nuovo tipo di upper flap per l’ala anteriore (in alto nella FOTO), anche se entrambi i piloti hanno scelto quello a cucchiaio (FOTO).

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