Monza: Red Bull perfetta, Vettel fa il vuoto nelle libere

La prestazione dei Tori nelle prove libere del Gp d’Italia è stata impressionante. Un dominio netto, che demoralizza gli avversari e lancia Vettel quale gran favorito per la pole e per la vittoria in gara.

vettel-redbull-spaTrecentoventotto chilometri orari come velocità massima non sembrano molti nel tempio della velocità di Monza, ma sono sufficienti a Sebastian Vettel per dominare la scena nel venerdì del Gran premio d’Italia.

Nella prima giornata sul glorioso tracciato italiano, tra motori finalmente rombanti e odore di olio di ricino bruciato, si erge ad assoluta protagonista la Rb9 del campione del mondo in carica. Sebastian “balla coi lupi“, corre e guida in un universo parallelo, distante da quello degli altri.

A Jacques Villeneuve “viene voglia di dormire guardando un dominio così netto”; indubbiamente la prepotenza di Vettel annichilisce, smorza, stordisce e impacchetta gli avversari. Il tedeschino segna 1’24″453 e saluta la compagnia, rifilando sei decimi al teammate Mark Webber (comunque ottimo secondo) e nove decimi a Fernando Alonso.

Equilibrio, bilanciamento, stabilità, efficienza. Sono queste le parole chiavi di una Red Bull che paga tra i 10 e i 12 km/h allo speed trap per poi recuperarli tutti in curva. Un treno Vettel quando affronta la parabolica, senza mezza correzione sullo sterzo. Spaventoso quando salta da un cordolo all’altro delle chicane, annullando la percorrenza e uscendo a cannone.

E’ ancora troppo presto per pronosticare un facile dominio, c’è sempre quella Mercedes che ama giocare a nascondino nelle seconde libere, e che spesso e volentieri sorprende sabato pomeriggio. E’ soltanto venerdì, si gioca con i carichi di benzina e anche un po’ con il piede. Che assi del volante sarebbero i nostri eroi se rivelassero subito tutte le loro carte?

Eppure la sensazione – netta – è che Adrian Newey abbia giocato con alettoni, scarichi, marce e sospensioni. A modo suo, settando una monoposto “carica” dove serve, ma anche rapida e fulminea. Seb Vettel, anche stavolta, sembra in stato di grazia, mettendoci del suo e scherzando gli avversari.

Sebastian si impone sul giro secco, ma è sul “pace”, sul ritmo, che il tedesco impressiona di più. Un martello che non lascia scampo agli avversari. Situazione simile a quella osservata a Spa:

“E’ stata una giornata positiva, questo è poco ma sicuro. Essenso soltanto venerdì, però, bisogna restare con i piedi per terra. Forse gli altri hanno avuto qualche problema, io mi sono sentito subito a mio agio con la monoposto. Sinceramente mi aspetto una qualifica molto serrata, ci troveremo con più monoposto in uno o due decimi, saremo tutti vicini. Un po’ come nelle prime prove libere di stamattina. Dobbiamo ancora lavorare, ci sono due o tre cose che possiamo fare meglio e non dobbiamo mollare la presa. Ad esempio c’è una curva (non dice quale ndr) nella quale sento la monoposto scivolare ancora troppo. Noi cercheremo di tirare fuori il massimo dalla vettura”.

E’ soltando venerdì, lo dice (forse scaramanticamente) Vettel. Lo ripetono in Ferrari, Lotus e Mercedes. Più che un monito, pare un sommesso grido di speranza, unito a una danza della pioggia che quest’anno non mai ha funzionato.

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