Andretti a sostegno dell’introduzione dei team clienti in F1

Mario Andretti sostiene che l’ingresso in F1 delle vetture clienti gioverebbe alla categoria, anticipando l’interesse di suo figlio Michael verso il Circus.

mario_andrettiMario Andretti ha un bel passato in Formula 1. Ha corso con Parnelli, Alfa Romeo, March, Williams, Lotus e Ferrari, portando a casa in totale 12 vittorie e disputando 131 Gran Premi.

L’ex pilota italo-americano ha parlato del problema dei costi che uccide la passione in Formula 1. In una intervista ad un giornale tedesco, ha dato la sua ricetta per uscire dalla crisi: le auto clienti.

Nel Circus se ne parla già da parecchio tempo, ma è un eterno dibattito che sembra non portare a nulla di concreto. L’idea trovava tra i sostenitori anche il Presidente della Ferrari – Luca Cordero di Montezemolo – convinto che la fornitura dei telai alle squadra più piccole potrebbe essere un valido aiuto per alleviarne gli sforzi finanziari. Ma la cosa pare avere anche dei fermi oppositori, come l’ex presidente della Williams Adam Parr che, addirittura, disse che una cosa del genere potrebbe rappresentare la fine della Formula 1.

Andretti, invece, la pensa proprio come Montezemolo. “Ho già parlato con Bernie Ecclestone sulla cosa, credo sarebbe un modo per favorire l’ingresso di nuove squadre in Formula 1, anche se queste non avessero le loro fabbriche di auto da corse. Mio figlio, posso assicurarvelo, sarebbe uno dei primi che entrebbe nel Circus se potesse comprare la macchina da uno dei principali produttori. Personalmente, credo non vi sarebbe nessuna svalutazione dello sport: trovo l’idea che una Ferrari blu possa superare una Ferrari rossa molto interessante, un appeal nuovo alla F1”, ha ammesso.

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