Pat Fry: “Allison arrivo di spessore. Lavora alla vettura 2014”

Il responsabile dell’ingegneria di Maranello fa il punto sul mondiale e sul lavoro per la preparazione della vettura del prossimo anno

pat-fryOrmai entrami i mondiali 2013 sono in via di assegnazione ed entrambi hanno preso da tempo la via che porta a Milton Keynes, ma il responsabile dell’ingegneria Ferrari Pat Fry ha lo sguardo rivolto al prossimo futuro.

Fry, nonostante sia stato sostituito nel ruolo di direttore tecnico da James Allison, decanta le qualità del collega britannico che ha preso servizio a Maranello il primo di settembre:L’arrivo di James è molto positivo per la squadra: c’è tanto lavoro da fare ed è importante avere uomini di grande valore come lui. James si sta concentrando sul progetto della monoposto del 2014 mentre io mi sto occupando in particolar modo sull’aspetto ingegneristico e organizzativo, sia per quanto riguarda l’attualità che il futuro prossimo venturo“.

Il prossimo anno il regolamento sarà completamente differente da quello in vigore nelle ultime stagioni. Proprio per questo il 2014 costituirà una vera e propria sfida per ogni reparto progettazione dei team e le gare potrebbero presentare valori diversi in pista: “E’ vero, penso che le gare saranno piuttosto diverse l’anno prossimo”, ha dichiarato l’ingegnere di Shepperton al sito ufficiale della Ferrari. “Poiché ci saranno una quantità e una portata massima di carburante disponibile in gara e diversi quantitativi di energia è possibile che si abbiano differenze molto sensibili fra il massimo ritmo possibile e un passo orientato al risparmio di energia e benzina, fino ad arrivare anche a divari fra un secondo e un secondo e mezzo in gara. Stiamo cercando di studiare quale potrà essere la miglior strategia possibile per sfruttare nella maniera più efficace ed efficiente quello che avremo a disposizione: sarà importante individuare per ogni pista e per ogni gara dove e quando conviene sfruttare tutto il potenziale oppure è meglio cercare di risparmiare benzina”.

Il cambiamento non sarà costretto al reparto ingegneria, ma anche i piloti stessi dovranno rivedere i propri stili di guida per adattarsi al meglio alle nuove caratteristiche delle monoposto.Anche loro avranno molto da imparare”, ha proseguito Fry. “E’ una vera e propria svolta rispetto alle abitudini: sta a noi ingegneri trovare le simulazioni migliori e farle provare ai piloti al simulatore. A loro toccherà allenarsi molto più intensamente, prima ancora di andare in pista la prima volta. E’ ovvio che avere un pilota esperto possa essere un elemento positivo: più velocemente si apprenderanno certi meccanismi, più facilmente ci si potrà concentrare sul normale lavoro di sviluppo della monoposto“.

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