La McLaren cambia i piloni ed il punto di fissaggio dell’ala anteriore

Sul circuito di Suzuka la McLaren ripropone la soluzione introdotta allo scorso Gp di Corea per l’ala anteriore. Sul fondo, invece, scompare la deriva “ad imbuto”.

button-mclaren-f1-2013Nonostante le difficoltà ed uno sviluppo già formalmente e pubblicamente bloccato, sulla Mp4/28 continuano a comparire interessanti novità tecniche. Il campionato non è ancora finito e la McLaren vuole assolutamente chiudere “in bellezza” questa difficile annata.

Proprio per questo motivo, come già anticipato, la Mp4/28 sta subendo alcune modifiche di gran premio in gran premio; nessuno stravolgimento, sia ben chiaro, ma piccoli miglioramenti che possano migliorare le prestazioni di una vettura sfortunata.

Durante lo scorso Gp vi avevamo segnalato una nuova ala anteriore, diversa per la dimensione del soffiaggio presente sul profilo principale (FOTO); c’era però un’altra interessante novità, già segnalata da Giorgio Piola, relativa ai piloni del muso e soprattutto al punto di fissaggio tra questi e l’ala.

La forma dei piloni è stata profondamente cambiata, in modo da arretrare vistosamente il punto di giuntura dell’ala anteriore. La loro dimensione, però, non è variata; quindi il canale di “Venturi” che si crea tra gli stessi si trova ora in posizione più arretrata, in modo da favorire lo scorrimento dei flussi al di sotto della scocca. Quanto al punto di fissaggio, la minor superficie di aggancio ha richiesto un materiale più resistente (metallo), anche se è plausibile che tale scelta sia volta proprio a garantire una maggiore flessione, sia longitudinale che laterale:

Al retrotreno, invece, sembra che abbiano scelto di non riproporre la seconda deriva “ad imbuto” davanti alle gomme posteriori, soltanto provata a Yeongam (FOTO), ripristinando la versione classica con una sola deriva (FOTO). E’ evidente che la configurazione “ad imbuto” (che ha come scopo di canalizzare in maniera più efficace i gas caldi ai lati del diffusore) non funziona adeguatamente senza gli scarichi a scivolo.

Da segnalare, infine, un’ala posteriore piuttosto carica (FOTO), che conferma il coefficiente di deportanza davvero esiguo generato da fondo e diffusore, tanto da richiedere un’ala con profili sovradimensionati e con più incidenza.

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