Strategy Group, si attende la prima riunione di fuoco

Si riunisce oggi, per la prima volta, lo Strategy Group della Formula 1. Ecco i tanti argomenti sul tavolo delle trattative: dai punti per la pole position al fornitore delle gomme, passando per le auto clienti.

Formula_1_Griglia_di_Partenza-586x390Con il nuovo Patto della Concordia si è creato anche il nuovo Strategy Group, formato da 6 rappresentanti della FOM, 6 della FIA e 6 delle squadre. Queste sono Ferrari, McLaren, Red Bull, Lotus, Mercedes e Williams.

Il primo incontro di questo nuovo gruppo si terrà oggi alla Sapphire House, appena fuori dalla A233 che costeggia l’aeroporto di Biggin Hill. Il complesso, di proprietà del gruppo a cui fa capo Bernie Ecclestone, ospita una delle riunioni più importanti per la politica della Formula 1. Sarà compito di questo ristretto gruppo di persone lavorare per proporre nuove idee e regole per migliorare la categoria, anche se resterà compito del Consiglio Mondiale della FIA approvare ogni cosa.

Nella teoria, va tutto bene e le potenzialità sono tante. In pratica, metà dei team che occupano la griglia di partenza resta fuori da questo processo decisionale, mandando alle ortiche anni di estenuanti discorsi sulla grande democraticità della Formula 1. Se prima la Caterham aveva gli stessi diritti della Red Bull, oggi non più. Il pesce grande mangia quello piccolo.

L’ordine del giorno sul tavolo dello Strategy Group è davvero interessate. Sul tavolo delle discussioni ci sono parecchi argomenti caldi, come per esempio il contratto per la fornitura di pneumatici. Sembra sia solamente richiesta l’approvazione dell’accordo che prevede la presenza di Pirelli per le prossime cinque stagioni (fino al 2018), ma per farlo bisogna anche trovare un accordo sui test. E’ noto, infatti, che Pirelli pretende di poter fare dei test con vetture di quest’anno per prepararsi al meglio alla prossima sfida, senza incorrere in problemi come quelli che hanno infangato il buon nome della società italiana in questa stagione.

Ma il punto di discussione più controverso sarà quello della riduzione dei costi, il famoso Resource Restriction Agreement che dovrebbe essere garantito dalla FIA e che prevederebbe sanzioni sportive per i trasgressori.

Ma si parlerà anche di novità regolamentari importanti, come:

Auto clienti. Si torna a discutere della possibilità che un piccolo team possa acquistare il pacchetto telaio/motore della stagione precedente da un costruttore in modo da aumentare il livello di competitività in pista.

Sicurezza dei piloti con parabrezza o cupolino sulle monoposto. Si vagliano nuove proposte per proteggere la testa dei piloti, unica parte esposta ai pericoli della pista, come ha dimostrato il recente incidente di Massa o quello di van der Garde allo scorso GP in Giappone.

Punti per la pole position. Una proposta che darebbe un valore aggiunto alle sessioni di qualifica del sabato.

Commissari di gara permanenti. Da tempo invocati, permetterebbero di avere sempre lo stesso metro di paragone più oggettivo nel corso dell’intero arco del campionato.

Aumento del peso minimo delle auto. Per evitare problemi ai piloti meno esili, costretti a diete e allenamenti estenuanti, si sta valutando l’innalzamento del peso minimo delle monoposto.

Estendere la sessione di libere 1 del venerdì a 2 ore. I 30 minuti di prove libere in più vedrebbero in pista i rookie delle varie squadre che disporrebbero di un set aggiuntivo di pneumatici.

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