Magro bottino Ferrari in India: Massa è 4°, Alonso solo 11°

La Ferrari raccoglie solo 12 punti in India con Felipe Massa e perde il secondo posto in Classifica Costruttori a vantaggio della Mercedes. La strategia differenziata di Alonso è vanificata da incidenti in partenza: lo spagnolo chiude fuori dalla top ten.

GREATER NOIDA (INDIA)  26/10/2013 © FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARIAlla domenica, la Ferrari tende a migliorare i propri risultati rispetto al sabato. In questo senso, però, l’India non è stata un esempio lampante: Felipe Massa guadagna un’unica posizione rispetto alla griglia, terminando quarto, e Fernando Alonso ne perde tre, chiudendo undicesimo. Una gara maledetta fin dalla partenza quella dello spagnolo, che dopo dei contatti al via piomba nelle retrovie e non può che rimboccarsi le maniche per rimontare quantomeno fino a metà classifica: troppo poco, comunque, per impedire all’eterno rivale Vettel di laurearsi Campione del Mondo o aiutare la Ferrari a difendersi dalla Mercedes in Classifica Costruttori . La gara di Felipe Massa è ancora una volta divisa a metà: dopo una partenza da applausi, naviga piuttosto silenziosamente nelle posizioni della top ten. Resiste all’attacco delle Mercedes, perlomeno in pista, ma viceversa non mette mai pressione ai piloti davanti a lui, e guadagna la quarta posizione anche grazie ai guai di Webber e Raikkonen.

Felipe Massa è quindi autore di un grande primo giro: alla prima curva affianca le Mercedes, e le supera alla quarta. La Ferrari non ricalca la strategia Red Bull, che richiama Sebastian Vettel già al secondo giro, e così il brasiliano si ritrova in testa alla gara dalla terza tornata, fino alla sua stessa sosta al giro nove. Come previsto da Alonso ieri, molti piloti partiti su Soft si ritrovano imbottigliati nel traffico, e Massa è tra questi, dopo essere rientrato in ottava posizione alle spalle di Sutil e Gutierrez. Guadagna due posizioni grazie alla sosta di Grosjean ed il drive through guadagnato dal messicano della Sauber per una partenza anticipata, ma al giro 24 Massa non è ancora riuscito ad avvicinare Sutil a sufficienza per ingaggiare la lotta alla quinta piazza, e subisce invece un sorpasso da parte di Rosberg alle sue spalle. Riesce comunque a riprendersi la posizione grazie ad un lungo del tedesco nella curva successiva.

Il ferrarista sta in effetti facendo da tappo alle due Mercedes, partite per duellare con Sebastian Vettel e che invece non riescono a liberarsi del ferrarista. Rosberg quindi tenta l’undercut sul brasiliano e riesce a portarlo a termine al giro 31, quando Massa si ferma nuovamente ai box, senza aver provato a coprire la mossa del tedesco. Viene superato poco dopo da Grosjean, mentre alla 44esima tornata inizia a sentire il fiato di Lewis Hamilton sul collo. L’anglocaraibico non riesce però a tentare l’attacco e la sua pressione sulla F138 va svanendo, mentre Massa si aggrappa alla speranza che le Pirelli delle Lotus davanti a lui cedano: Raikkonen e Grosjean hanno all’attivo un unico pit-stop, ma un intoppo nella loro strategia consegnerebbe al brasiliano il podio. A quattro giri dalla fine, i desideri di Massa si avverano per metà: le mescole di Raikkonen diventano rapidamente inguidabili, ed il finlandese deve lasciare spazio sia a Grosjean che al ferrarista. Romain non subisce però lo stesso destino del compagno di squadra, e Massa quindi chiude alle sue spalle, ai piedi del podio.

Storia diversa per Alonso, che non sfoggia una delle brillanti partenze a cui ci ha abituati. Tocca dapprima la Red Bull di Mark Webber, e successivamente ha un altro contatto con la McLaren di Jenson Button. L’alettone anteriore esce danneggiato da queste prime curve, e lo spagnolo scivola in decima posizione . Al secondo giro è quindi già costretto ad effettuare un pit per cambiare il muso della sua Ferrari: lo spagnolo resta sulle gomme con cui è partito, ma essendo ormai in ultima posizione la sua strategia a questo punto è ormai compromessa. Avvisa via radio il muretto di sentire il volante molto duro nelle curve a destra, ed Andrea Stella lo rassicura che dal muretto la F138 sembra essere in perfetta salute. Inizia la scalata alla classifica, e al decimo giro è 17°. Certo una posizione differente da quella in cui sperava, soprattutto guardando Mark Webber che, nonostante una partenza non brillante, mette a frutto la strategia su gomme Medium conquistando la testa della corsa dopo le soste dei rivali. Alonso suda per superare Vergne e guadagna un’altra posizione grazie alla sosta di Grosjean.

Un Gutierrez appena uscito dai box dopo la sua penalità si dimostra un rivale piuttosto coriaceo per lo spagnolo, che lo supera in un primo momento al giro 20, ma il messicano riesce a portare a termine il controsorpasso all’interno della curva quattro. Alla 22esima tornata, Alonso spinge con decisione, avvicinandosi al limite della pista, e sopravanza finalmente la Sauber, chiudendo la manovra con una correzione con cui riesce a mantenere la tredicesima piazza appena ottenuta. Il giro 22 è quello della prima sosta di Alonso, che monta gomme Soft, e fuori dai box duella vittoriosamente con Button per la quattordicesima posizione. Il run su PZero yellow dovrebbe essere il più rapido per lo spagnolo, ma di fatto anche spremendo al massimo le proprie mescole Alonso ottiene ben poco: dopo 15 tornate rientra per la sua ultima sosta, e torna in pista in sedicesima piazza. Si avvicina alla Toro Rosso di Ricciardo ed assiste al sorpasso dell’australiano ai danni di Bottas che quindi lui stesso sopravanza al giro 49. Il resto della gara è un mero inseguimento degli scarichi della vettura faentina, senza riuscire però a superarla né ad attaccarla sul serio. Alonso chiude 11°, ora anche matematicamente fuori dalla lotta al Titolo mentre Vettel conquista la quarta corona consecutiva.

Dopo la gara gli uomini della Rossa sono di poche parole, e d’altronde, guardando quanto avvenuto in pista ed in Classifica Costruttori, c’è anche poco da dire. ”Dobbiamo migliorare e fare podi, iniziando già da Abu Dhabi. Se riusciamo a farlo con una Ferrari sarà una buona cosa, con due ancora meglio” è la risposta di Fernando Alonso a chi gli chiede cosa deve fare la Ferrari per riconquistare il secondo posto. ”Vettel Campione? Io non ho nessun rimpianto. È uno sport, vince solo uno, ovvero il migliore. E loro sono stati i migliori, facendo un lavoro migliore del nostro”.

Anche Felipe Massa riguardo all’obiettivo secondo posto, non può far altro che sollevare le spalle e sorridere sconsolato: ”Bisogna provare ad arrivare davanti alle Mercedes, tutto qui. Sappiamo che non è facile perché hanno una buona macchina, ma dobbiamo provare”. Dal brasiliano arrivano poi parole di elogio per il neo Tetracampione: ”Vettel è un pilota bravissimo che merita al 100% tutti i Campionati che ha vinto. Sono molto contento per lui perché è un ragazzo fantastico, ed ha già messo il suo nome tra i grandi”.

”Complimenti alla Red Bull che ha meritato di vincere il GP e la stagione. È ovvio che il nostro obiettivo è vincere il Titolo, è tempo di riprenderci queste scene. Ma oggi è giusto lasciarle a chi ha meritato di vincere” è il commento di Stefano Domenicali.
Il Campionato Costruttori per la Scuderia sembra farsi nero, con la Mercedes ora quattro lunghezze davanti e una Lotus in grado di dire la sua. Fernando Alonso è ancora in seconda posizione in Classifica Piloti, e nonostante lasci l’India a mani vuote i non esaltanti risultati di Raikkonen ed Hamilton oggi gli assicurano ancora un vantaggio di 24 punti. Ma per essere sicuro di mantenere il posto di Vicecampione, la F138 numero 3 avrà bisogno di una marcia in più.

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